Manduria. ALLA SCOPERTA DELL’ARTE E DELLE TRADIZIONI MANDURIANE
Spirito Salentino e Liceo De Sanctis Galilei promuovono il territorio
Non tutti sono consapevoli del patrimonio storico-culturale e del potenziale artistico-turistico che offre la città di Manduria, ma grazie alle associazioni che operano sul territorio e ai tanti giovani volontari che credono nella tutela e nella valorizzazione delle risorse locali, è possibile far rinascere una terra ricca di tesori inestimabili.
Ed è proprio quello che è accaduto lo scorso 8 dicembre, quando, in occasione dei festeggiamenti per l’Immacolata Concezione, la cooperativa Spirito Salentino, composta da professionisti dell’accoglienza turistica e della gestione del patrimonio culturale, in sinergia con un gruppo di studenti del liceo “De Sanctis-Galilei”, accompagnati dalla prof.ssa Rosanna Moscogiuri, ha aperto al pubblico, la chiesetta di San Pietro Mandurino, mirale complesso costituito da tre edifici, ognuno risalente ad un’epoca diversa.
La scelta di apertura di questo sito, nel giorno in cui il mondo cattolico ricorda l’annunciazione, è legata agli stessi temi affrescati nella cappella, tra cui spicca un’immagine dedicata alla natività. Per giungere alla chiesetta medievale, in particolare, bisogna percorrere un vialetto delimitato da blocchi tufacei, probabilmente prelevati dalle mura, dove si possono ammirare anche altri preziosi affreschi: dietro l’abside è raffigurato San Pietro, mentre sulle pareti è possibile scorgere ciò che rimane del volto di Gesù Cristo e di Santa Rosalia.
Scendendo nell’ipogeo si apre una piccola basilica, posta trasversalmente al corridoio, e poi una camera sepolcrale, adibita a cappella. Alla fine del percorso i visitatori sono stati accolti da un buffet costituito per l’occasione dalle “9 cose” – “li noi cosi” della tradizione popolare -, ovvero nove pietanze povere, caratteristiche della gastronomia locale, a base di pesce e verdura, accompagnate anche da altri piatti tipici: molluschi tarentini come “li cozzi gnori”, “li cozzi pilosi”, “li cozzi ostrichi” e “li cozzi di San Giacomo”; la verdura locale, costituita da “li rabbicauli spritti o li mugnuli”; “la trija cu li cozzi” e dolci tipici come “li pettuli” e “li purcidduzzi”.
L’evento, rientrante nella rassegna di attività natalizie, promosse da Spirito Salentino sul territorio, ha trovato un vincente sodalizio con i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, ex alternanza scuola-lavoro, promossi dal dirigente scolastico del Liceo manduriano, prof.ssa Maria Maddalena Di Maglie, che, puntando sulla dimensione esperienziale e sull’approccio di learning by doing, ha inteso offrire ai suoi studenti, affiancati da esperti del settore, la possibilità di diventare ‘nuovi interpreti’ del patrimonio artistico-culturale locale, in grado di promuovere e valorizzare la conoscenza della propria città.
Luciana Tarantino