SAVA. Piazza Europa. Ma come fate a ritenere idonei questi lavori e pagare questo scempio?

SAVA. Piazza Europa. Ma come fate a ritenere idonei questi lavori e pagare questo scempio?

Ma l’assessore Saracino perché non si fà un selfie d’avanti a questo disastro?

E’ dalla passata estate che sono iniziati i lavori nella degradata Piazza Europa. Furono messi i giochi per i piccoli appena Iaia si insediò nella nostra Casa comunale e da allora nulla è stato fatto. E sono passati sei anni dalle giostrine per i piccoli e ad agosto del passato anno sono cominciati i lavori di sistemazione interna. In cosa consistevano questi lavori?

Principalmente nel collocare i cordoli in cemento vibrato, al posto delle ormai vetusto calcestruzzo in via di carbonatazione, per delimitare le aiuole dalla superficie di calpestio. Da agosto ad oggi, sono passati quasi sei mesi e stamattina, dietro la sollecitazione di alcuni lettori, ci siamo recati sul posto per vedere se le lamentele corrispondevano al vero.

Che spettacolo per i nostri occhi! Alcuni cordoli in cemento non stavano più nella loro sede e ad una grandissima parte di questi, nei giunti di unione, mancava addirittura la stuccatura. Ma fosse solo questo, diciamo, sarebbe stato il male minore. Vediamo cosa c’è ancora di più scabroso: manca la classica buggetta in cemento, o guscia di raccordo, la quale avrebbe dovuto dare maggior sostegno ai cordoli.

Qualcuno potrà anche dire che qualche bizzarro ragazzino si è divertito con i piedi a farli rimuovere. Ma crediamo che se fossero stati messi con oculatezza, e senza fretta, forse i risultati sarebbe stato migliori. Anzi, non forse. Lo sarebbero stati.

Da qui lanciamo un avviso all’assessore al ramo, il geometra Giuseppe Saracino, sempre così bravo con lo smartphone dove i selfie sono la sua specialità: assessore!Assessore Saracino? Vieni a Piazza Europa con noi che ci facciamo un selfie d’avanti a questi lavori fatti in cui lei aveva il compito, retribuito tra l’altro, di controllare la loro esecuzione?

Eppure ci stupisce di lei: figlio d’arte, nipote eccellente di un maestro muratore che ha insegnato l’edilizia a centinaia di savesi, come ha fatto a non accorgersene?

Vede assessore, molti rimpiangono Pasquale Calasso.

E non hanno tutti i torti …

 Giovanni Caforio

viv@voce

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