Presentato il nuovo protocollo: pratica forense anche presso il Comune di Taranto
Comune di Taranto e Ordine degli avvocati di Taranto collaborano per la formazione dei giovani laureati in giurisprudenza che intendono avviarsi alla professione forense
L’importante novità è stata presentata oggi, presso Palazzo di Città, in una conferenza stampa cui hanno partecipato Nicola Basile e Francesco D’Errico, consiglieri dell’Ordine degli Avvocati, che hanno portato i saluti del Presidente Fedele Moretti, impossibilitato a intervenire per improvvisi problemi di salute, e Paolo Castronovi, Vicesindaco del Comune di Taranto e Assessore alle Società Partecipate, Manutenzione e decoro urbano, Organizzazione del personale dell’Ente, Formazione professionale e Politiche del lavoro, Risorse Finanziarie, Toponomastica e Rapporti con il Consiglio comunale.
È stato proprio Paolo Castronovi a iniziare la conferenza spiegando che «il Comune di Taranto e l’Ordine degli Avvocati di Taranto hanno stipulato un protocollo d’intesa per la formazione e l’orientamento dei praticanti avvocati che, nel primo anno di pratica, per 12 mesi potranno espletare il tirocinio professionale presso l’Ufficio Legale del Comune di Taranto, periodo di formazione che sarà riconosciuto ai fini della pratica forense».
«Il protocollo – ha poi detto il ViceSindaco – ha la finalità di creare un momento di collaborazione istituzionale tra il Comune di Taranto e l’Ordine degli Avvocati, incentivando la possibilità di svolgere il praticantato forense presso gli uffici pubblici, nell’ambito delle dinamiche legali della Pubblica Amministrazione, allo scopo di formare i giovani praticanti avviandoli alla pratica legale”.
L’Avvocato Nicola Basile hai spiegato che «il praticante avvocato che intende svolgere il tirocinio di orientamento e di formazione presso gli uffici del Comune, dovrà farne domanda al Consiglio dell’Ordine, la cui Commissione Tenuta Albi e Registri, dopo aver verificato i requisiti necessari all’ammissione al tirocinio, deciderà sull’ammissione degli aspiranti valutandone le domande sulla base di specifici criteri».
«In seguito il Comune di Taranto provvederà – ha poi detto Nicola Basile – ad ammettere al tirocinio, nel limite dei posti disponibili, i praticanti indicati dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati che li ha ritenuti idonei. Per il completamento dei 18 mesi del tirocinio professionale previsti ex lege, il praticante avvocato dovrà poi continuare la pratica per altri 6 mesi presso uno studio legale, periodo in cui dovrà partecipare a udienze».
L’Avvocato Francesco D’Errico ha illustrato le modalità con cui si svolgerà il periodo di pratica forense: «il tirocinio avrà durata massima di dodici mesi e sarà svolto presso gli uffici del Comune; ciascun praticante avrà, quale riferimento didattico-organizzativo, un funzionario Avvocato dell’Avvocatura Comunale, designato al momento dell’ammissione al tirocinio, che sarà indicato quale TUTOR».
«Il funzionario affidatario – ha poi detto Francesco D’Errico – seguirà l’intero percorso formativo del tirocinante redigendo, al termine del prescritto periodo, una breve relazione sull’attività svolta dal medesimo ed attestando, altresì, l’effettiva frequentazione. Infatti la mancata o insufficiente frequentazione dell’ufficio, per il periodo stabilito, costituisce causa del mancato riconoscimento della validità del tirocinio stesso”.
Paolo Castronovi ha poi ripreso la parola per sottolineare che «durante il periodo di pratica presso gli Uffici comunali, il tirocinante sarà tenuto a svolgere le attività con diligenza e continuità e a rispettare gli obblighi di riservatezza».
«Nel periodo successivo al completamento della pratica presso il Comune – ha concluso il ViceSindaco – il tirocinante si dovrà astenere da qualunque attività relativa a procedimenti dei quali si sia occupato durante il tirocinio presso il Comune, né tantomeno assumere incarichi professionali afferenti alle vicende delle quali si sia occupato».
L’Avvocato Nicola Basile ha concluso la conferenza citando la Legge n. 247/2012, la cosiddetta Legge professionale, secondo la quale la pratica o il tirocinio forense è “l’addestramento, a contenuto teorico e pratico, del praticante avvocato finalizzato a fargli conseguire le capacità necessarie per l’esercizio della professione di avvocato e per la gestione di uno studio legale nonché a fargli apprendere e rispettare i principi etici e le regole deontologiche”.
Presso ciascun Consiglio dell’Ordine degli Avvocati è tenuto un registro dei praticanti avvocati, l’iscrizione al quale costituisce condizione per lo svolgimento del tirocinio professionale.