TORRICELLA. “Sono io la persona che più odiate in questo momento”
Massimo Mezzolla, caso sospetto di coronavirus, risponde pubblicamente in un suo post su facebook
“Lasciate perdere le persone sono io. Cosa centra Peppo Turco, con la mia persona se non il fatto di essersi subito attivato per un suo concittadino? Perché ve la state prendendo con tutti, io sono in attesa ho fatto il tampone e sto bene, voi sapete tutto ed io ancora devo avere conferma,
Sono io la persona che più odiate in questo momento, il primo caso del coronavirus in Puglia, visto che vi reputo persone intelligenti sono sicuro che lo leggerete fino in fondo.
Sono salito giorno 19 febbraio, con volo Rayaner delle 14,55, arrivato a Lodi ho soggiornato presso casa di mio fratello in un Comune chiamato Caselle Lurani. Il giorno successivo, il 21, sono rimasto tutto il tempo a casa, dopo di che nel pomeriggio mi son recato nel Comune di Codogno (non all’ospedale dove sono stati poi successivamente individuati i casi) ma nello stesso Comune, a trovare mia madre che era stata ricoverata in un centro nelle vicinanze per l’Alzheimer e per la quale mamma sono salito a Milano e che sta tuttora male ma che non ho più potuto vedere.
Il giorno successivo mentre ci prepariamo per andare a trovarla, sentiamo in tv, e contattiamo la struttura, la quale ci rassicura, e ci dice che potevamo andare a trovare la mamma, arrivati lì ci comunicano via telefono che non era possibile accedere e di tornare a casa, quello che abbiamo fatto. In serata poi apprendiamo dalla tv che era tutto bloccato il paese, abbiamo chiamato per conferma e comunque non ci siamo più recati lì.
Un giorno prima di partire ho chiamato i numeri messi a disposizione, dicendo quello che vi scrivo qui ora. Mi hanno detto di partire perche (non sono stato a contatto con le persone malate) per una premura mia abbiamo chiamato il medico di base di mia cognata il 23 febbraio, il quale mi ha mandato la mail con tutte le indicazioni che ho seguito alla lettera e nella quale riferita alla mia persona, la quale diceva “essendo assintomatico come te che leggi adesso, potevi partire, ma in via precauzionale di metterti in quarantena”. Ho preso il volo Easy jet del 24 alle ore 15,00 da Malpensa e sono partito.
Nessun blocco, nessuna strada chiusa, nessun controllo all’aeroporto. Come sono arrivato ho contattato i vigili, non sapendo qui la situazione, dicendo a mio fratello di stare un periodo di quarantena anche se non ho avuto nessun contatto con lui, in attesa di prendere contatto. Entrato in casa ho chiamato i vigili gli unici ad avermi risposto, li ho messo a conoscenza delle dinamiche,
Per le quali ho informato il dott. Peppo Turco, che si è messo subito a disposizione contattando tutti gli organi competenti, e confermando la quarantena. Non mi sono più mosso, durante la notte ho sentito i brividi, ho controllato la febbre e ho informato subito il dott, Turco che ha avviato immediatamente le procedure.
Ora vivo isolato ma evidente non abbastanza, e spero di avere le spalle forti per sopportare tutta la cattiveria che sapete esprimere scatenatevi dai, potete qui dire e giudicare tutti, già vi vedo guidare nei limiti di velocità, allacciare le cinture e soprattutto la moda del cellulare all’orecchio, voi avreste fatto ciò che ho fatto io?
Queste erano le direttive tutt’ora.
Spero solo che adesso ho saziato la vostra immonda curiosità, visto che io di ufficiale sono in attesa del secondo tampone.
Ora potete pure sforgarvi!”