Daniele Conte, il “ragazzo con la reflex in spalla” scelto dai vip
Ha 26 anni ed è di Montemesola uno dei fotografi più apprezzati del nostro territorio. Ha immortalato tanti uomini e donne dello spettacolo ed ama la Valle D’Itria: “Ma non chiamatemi ambasciatore di Puglia”
“La fotografia è passione e amore, è l’emozione passeggera, che arriva e subito vola via”. Questa citazione del grande artista Marco Scataglini è la sintesi perfetta della mission di Daniele Conte, 26enne di Montemesola, tra i fotografi più apprezzati del territorio. I suoi social ospitano centinaia di foto e migliaia di followers (è tra gli influncer di instagram della provincia di Taranto più quotati) ed è conteso da decine di vip per la realizzazioni di book o shooting fotografici.
Ma Daniele resta coi piedi per terra e più che fotografo si definisce “un ragazzo con la reflex in spalla. Potrebbe sembrare una frase metaforica ma è proprio la realtà. Ovunque io vada, qualsiasi cosa io faccia, porto le reflex sempre con me. Voglio cogliere qualsiasi momento che magari l’occhio di un’altra persona non è riuscito a percepire. Sono attento a cogliere il dettaglio”.
Una passione che nasce nel 2006 quando, appena 13enne, si avvicina ai primi smartphone in commercio, cominciando a scattare foto per divertimento: “Ad un certo punto ho però avvertito il il bisogno di approfondire quest’arte, perciò a 18 anni ho acquistato la mia prima Reflex 1100 D. Da lì, ho iniziato il mio percorso”.
Un percorso ricco di soddisfazioni, con le partnership con importanti giornali regionali come Tarantini Time (di cui è fotografo ufficiale) e il Giornale di Puglia e i primi progetti lontano da casa: “Ho cominciato presto a ricevere diversi contatti da agenzie ed inviti ad eventi. Ho avuto il piacere di immortalare uomini e donne dello spettacolo come Eva Henger, Valentina De Biasi, Gianpaolo Quarta, Cecilia Zagarrigo, Riccardo Guarnieri e Michael De Giorgio, solo per citarne alcuni. E tanti altri progetti sono in cantiere”.
Daniele ha uno stile chiaro ed apprezzato da tantissimi addetti ai lavori: “Cerco di rendere unico uno scatto nella sua semplicità. Se ti soffermi, nulla è scontato, e la semplicità può racchiudere tanti diversi significati. Una volta hanno definito un mio lavoro un’ “immagine che parla”? Non c’è complimento più bello che potessi ricevere”.
Tra gli scatti preferiti, quelli che raccontano alcuni degli scorci più belli della Valle D’Itria, con alcune foto che hanno fatto il giro del mondo. Ma guai a definire Daniele un ‘ambasciatore della Puglia’: “Sono felice degli attestati di stima e del fatto che, attraverso alcuni lavori, possa aver valorizzato la mia terra ma è una definizione troppo grande per me. Ognuno conosce i propri limiti e al momento cerco di fare sempre di più e continuare il mio percorso formandomi nel migliore dei modi. Perché no, raggiungendo un livello ancora più altro, magari un giorno mi farebbe piacere essere definito tale”.