LIZZANO. “Un sindaco produce atti non scrive letterine”
Risponde cosi il Consigliere comunale, Angelo De Lauro di Forza Italia, alla risposta del sindaco D’oria alla sua richiesta di dimissioni per la mancata vigilanza della discarica Vergine in merito agli sviluppi recenti delle operazioni di bonifica da parte di una società privata
“Ho avuto prova che al Sindaco Doria e alla sua amministrazione occorre ricordargli continuamente i punti cardini del suo programma elettorale per invitarla a fare il suo dovere, non mi sarei aspettato una simile risposta infantile e offensiva per i cittadini, come una misera letterina, scritta di tutta fretta lo stesso giorno della mia denuncia, indirizzata al ministro Costa e alla corte suprema europea dei diritti dell’uomo dimenticandosi però, sicuramente volutamente,di farla recapitare anche alla Provincia di Taranto e alla Regione Puglia come organi competenti al rilascio delle autorizzazioni in materia ambientale, una volta completata la bonifica.
Gravi risultano le affermazioni scritte in questa sua lettera, la prima in cui afferma che non ha notizie dello stato di salute della discarica dal 2017, circa i pozzi spia e la presenza del percolato. Il sindaco o chi per essa l’abbia scritta, se invoca il diritto di precauzione e di prevenzione avrebbe dovuto chiedere lumi ogni giorno dall’insediamento del suo mandato agli organi di competenza, in secondo luogo avrebbe dovuto supportare il Comune di Taranto economicamente con i duecentomilaeuro soldi che noi avevamo messo a disposizione per la bonifica, affinché non venisse ritirato il progetto di bonifica e chiusura,che si sarebbe dovuto eseguire con il finanziamento della Regione Puglia dopo l’acquisto della società Lutum.
Se il sindaco D’oria era a conoscenza di tutti questi eventi perché non ne ha mai dato comunicazione alla cittadinanza?
È grave che se ne sia ricordata solo il giorno stesso che le ho chiesto di dimettersi in quanto inadeguata e poco trasparente.
Se al sindaco mancano le idee su come si produce un atto, può prendere il corposo fascicolo riguardante gli atti amministrativi e le richieste agli organi competenti e di controllo prodotti negli ultimi due mandati amministrativi di cui facevo parte, non accetto ridicole e fantomatiche accuse da parte di chi si è voluta solo accaparrare una poltrona di rappresentanza istituzionale.
Se il sindaco ha certezza che mancano le norme legislative che impediscano al nostro territorio di ricominciare a rivivere le preoccupazioni e gli incubi del passato, non auspichi il sostegno della politica di governo perché è lei la “Politica” che oggi deve tutelare la salute di cittadini e l’ambiente.
Non trovi scuse e non giustifichi future riapertura per carenze nelle norme, perché se è vero che ha a cuore salute dei cittadini può insieme agli altri organi istituzionali prendere in mano la situazione e bloccare ogni possibile riapertura.
Siamo stanchi delle sue scuse e dei suoi bollettini di morte, il paese ha urgente bisogno del suo riscontro, se poi ci sarà anche l’intervento di qualche ministro ben venga,ma ci dica subito di che morte dobbiamo morire altrimenti si dimetta immediatamente perché il tempo è prezioso, smetta di scrivere le letterine, la faccia bonificare e faccia mettere per iscritto dalla ditta che ci sarà la chiusura altrimenti sarà difficile per lei continuare a rappresentare bene Lizzano e il suo territorio ma soprattutto continuare a guardare in faccia i suoi bambini senza la vergogna di chi gli ha ulteriormente compromesso il futuro”.