SAVA. Alle porte della consultazione elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale. Ma Dario IAIA è fuori gioco?

SAVA. Alle porte della consultazione elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale. Ma Dario IAIA è fuori gioco?

Ai giorni nostri pare che solo Giulio Rossetti, Italia viva, è l’unico savese che compete

Si aspettava l’ufficializzazione di Dario IAIA alla candidatura al Consiglio regionale, visto che il suo patron che fa di nome Raffaele Fitto è stato designato e non facilmente alla guida del centro destra pugliese, ma pare che i tempi per la sua candidatura sono scaduti.

Avrebbe dovuto dimettersi circa 20 giorni fa da primo cittadino e di conseguenza il paese sarebbe stato chiamato alle urne per il rinnovo del Consiglio comunale non oltre il prossimo autunno. Quindi lo scenario dei savesi è questo al momento, a meno di altre sorprese che possono venire dalla Lega: è solo Giulio Rossetti a competere alla carica di Consigliere regionale nella lista del sottosegretario Scalfarotto che è anche candidato governatore.

Ma la sorpresa del nostro giornale è dettata dalla mancata candidatura dello IAIA. Molte voci si rincorrono dietro per sindacare il perché di questa mancata presenza e molti savesi hanno espresso molti dubbi e avanzato risposte. Vediamole.

La prima, stando sempre alle voci di corridoio, è che IAIA ha paura che la sua candidatura venga bocciata dall’elettore savese, in termini più spicci possiamo dire trombato.

La seconda, sempre rincorrendo le classiche voci di corridoio, pare che abbia siglato un accordo con i vertici del suo nuovo partito, che ora si chiama Fratelli d’Italia della Meloni, che consiste nel suo passo indietro a questa imminente competizione regionale in virtù di una sua sicura candidatura alla Camera dei deputati, in cui quest’ultima dovrebbe essere supportata da tutto il suo partito a livello nazionale.

Tutti sappiamo che gli accordi politici somigliano molto a quelli dei marinai. Oggi viene siglato un accordo, domani poi cambiano gli scenari e l’accordo siglato, è sempre un clichè che si ripete spesso e volentieri, viene meno.

Quindi, lo IAIA deve decidere quale sarà il suo futuro, se futuro ci sarà nel campo politico. In un incontro con un simpaticissimo savese il tema era proprio questo: il futuro dello IAIA.

Io gli annunciavo alcune ipotesi, tra cui la potenziale candidatura alla Camera dei Deputati, magari figlia dei mille accordi che vengono fatti nelle varie segreterie dei partiti proprio per non rovinare i loro equilibri interni e lui, il simpaticissimo lettore, mi ha risposto: “Addò olà vai. Alla Camra? Sì, a quera dà lettu!”

Giovanni Caforio

viv@voce

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