Taranto Jazz Festival. La Città dei due Mari riparte dalla cultura sulle note del Jazz
Ieri sera, nella suggestiva Piazza Castello é stata inaugurata la prima edizione del Taranto Jazz Festival, evento ideato e organizzato da Antonio Oliveti, dell’omonima associazione
“Sognavo da anni di creare un festival del genere – aggiunge Oliveti- da musicista e percussionista quale sono ho voluto fortemente che la mia città si trasformasse in una cassa di risonanza della cultura jazz e della musica in genere”.
La cantante Connie Valentini, il compositore Daniele Di Bonaventura e il jazzista Luca Aquino sono stati i primi ad esibirsi della rassegna, per una settimana all’insegna della buona musica e dall’enogastronomia pugliese di qualità. Stasera, sul palco sarà la volta di Tosca, ospite d’eccezione e da poco vincitrice delle due Targhe Tenco.
“Ogni volta che torno a Taranto è sempre emozionante, unico e diverso – ha dichiarato il musicista Luca Aquino – non è facile ripartire in questo periodo ancora incerto, con la cultura e gli eventi, ma la città ha riposto positivamente e di questo siamo fieri, rispettando per quanto ne concerne le norme ministeriali. Il Covid? Mi ha trasmesso molta forza per ripartire, riconsiderando alcuni vecchi progetti e perché no, crearne nuovi”.
Gli artisti si sono esibiti con dei pezzi del loro ultimo progetto, pescando dal repertorio sud americano, argentino, cileno, brasiliano e latino.
“Il Taranto Jazz Festival è un altro sogno che si realizza, perché stiamo lavorando da anni proprio alla creazione di Festival che abbiano il marchio di Taranto, che siano identificativi della città e ripetibili negli anni – ha commentato Fabiano Marti, vicesindaco e assessore alla Cultura al Comune di Taranto – Abbiamo già visto nascere, grazie alla collaborazione dell’amministrazione con operatori locali intraprendenti e capaci, il ‘Magna Grecia Festival’, il ‘Taranto Opera Festival’, il ‘Paisiello Festival’. Mancava un festival jazz ed è arrivato grazie ad Antonio Oliveti e alla sua associazione. Stiamo cambiando il percorso culturale della città e questa è sicuramente la strada giusta”.
Maria D’Urso