ENNESIMO ALLARME PER LA MANDURIA BAROCCA (anche in versione tedesca)
Intervento del Prof. Arch. Giuseppe Moscogiuri (Portavoce di MANDURIA LIBERA) e del Dr. Simone Faiella Coordinatore del Forum Cultura di MANDURIA LIBERA
“Perché non ha più scritto un libro?”, chiede la Santa, nel film “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino, allo scrittore Jep Gambardella, impersonato dal grande attore Toni Servillo; replicando in una maniera quasi sconfortata ascoltiamo: “Cercavo la grande bellezza, ma non l’ho trovata”; ed ecco che la Santa, prontamente, ribatte con un interrogativo a cui fornisce, all’istante, la risposta: “Sa perché io mangio solo radici? Perché le radici sono importanti!” Già!
Le radici sono importanti, in modo particolare quelle che ci legano al nostro passato, in questo caso artistico, che nella nostra bellissima Manduria sono, ci duole dirlo, in totale sfacelo.
Questo nostro pensiero, permetteteci di definirlo tale, è scaturito dallo stato di abbandono ed evidente trascuratezza di una delle più belle perle e bellezze ecclesiastiche tardo-barocche presenti nel nostro paese, ci riferiamo precisamente alla Chiesa del Carmine o delle Scuole Pie, come conosciuta da molti manduriani.
Nonostante la sua presenza nel cuore pulsante cittadino, pochi si son accorti o fan finta di non vedere il degrado assoluto in cui versa questo bellissimo Tempio. Ponendo i nostri occhi sul maestoso frontespizio della Chiesa ci si rende subito conto del forte decadimento ed usura causata dal Tempo che han subito: la facciata, le statue poste nelle nicchie laterali al portone d’ingresso, i simulacri situati sulla balaustra e quelli “vergognosamente ingabbiati”, perché totalmente danneggiati, collocati sul timpano della Chiesa.
Sventuratamente il deterioramento della Chiesa non finisce solo qui, ma si riscontra anche all’interno del sacro edificio, dove son ubicate le magnifiche quarantadue tele, di ispirazione caravaggesca e scuola napoletana dei Bianchi, difatti sono in precarissime condizioni, la maggior parte di esse, sono in taluni punti divelte, in tal altre tarlate, ed in tutte si nota un forte scolorimento che risalta agli occhi anche del “non esperto” in campo artistico.
A ciò si aggiungono, inoltre, gli affreschi posti all’interno sulla cupola della Chiesa, alcuni son sbiaditi, ed altri sembrano, del tutto scomparsi; questo perché, per molti, tanti e troppi anni sulla sommità della cupola v’erano delle piccole crepe che facendo penetrare l’acqua piovana han fortemente danneggiato quest’ultimi; ecco perché proprio per non compromettere ancor di più il depauperamento degli affreschi, la piccola, anziana ed audace confraternita, ha dovuto ricorrere ai ripari, con le pochissime e proprie risorse, riparando la cupola con tecniche non propriamente idonee per un edificio di sì grande antichità e bellezza.
Ci preme sottolineare, per di più, che dati i cambiamenti climatici che subiamo noi tutti, oramai da svariati anni, basti rammentare la tromba d’aria che ha colpito la Chiesa di San Michele Arcangelo circa due anni orsono, la situazione esecrabile della facciata è anche un pericolo per la gente; ecco perché ci domandiamo se dobbiamo aspettare un altro evento simile, che metta in pericolo non solo la vita della gente ma anche renda vano il recupero di un tale capolavoro architettonico per sempre.
Ci chiediamo, stantibus sic rebus, perché tanta inerzia nel restauro da parte di coloro i quali dovrebbero istituzionalmente occuparsene, ma ancor di più come mai nessuna associazione culturale cittadina, ente o persona “filantropica”, partito, ed amministrazione comunale precedente, compreso gli “illuminatissimi commissari straordinari” sinora non si siano resi conto di tale situazione?
Nell’attesa delle tante risposte, che forse non arriveranno mai, lanciamo un accorato appello a tutta la comunità manduriana, salentina, pugliese ed anche ai tanti nostri amici stranieri (fra cui una folta comunità tedesca e non solo), che soggiornano nella nostra Manduria, AIUTATECI A SALVARE LA NOSTRA E VOSTRA CHIESA, urge un serio e completo restauro di tutto il sacro edificio sia esternamente sia internamente.
BISOGNA RECUPERARE TALE BELLEZZA PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI poiché non si tratta solo di un semplice luogo di culto ma di un patrimonio artisticostorico di inestimabile valore per tutta la nostra città. Il nostro neonato Movimento ha deciso di prender a cuore il risanamento della nostra Chiesa, difatti ci siam già mossi ed abbiam avviato contatti con esperti del mondo accademico e del restauro.
La nostra idea è quella di creare un Comitato “ad hoc” di esperti col fine di restaurare e salvaguardare il monumento. NOI DI «MANDURIA LIBERA» CI SIAMO E CI METTIAMO LA FACCIA!
Unsere Kirche ist in Gefahr!
Prof. Arch. Giuseppe Moscogiuri, Sprecher von FREIEN MANDURIA-MANDURIA LIBERA Dr. Simone Faiella, Koordinatore des Kulturforums von FREIEN MANDURIAMANDURIA LIBERA
‟Warum haben Sie kein Buch mehr geschrieben?” fragt die Heilige in dem Film «La Grande Bellezza – Die Große Schönheit» von Paolo Sorrentino, den Schriftsteller Jep Gambrella, gespielt von dem großen Schauspieler Toni Servillo; antwortend auf eine fast entmutigende Art, hören wir.
“Ich suchte nach der großen Schönheit aber ich fand sie nicht”; und hier antwortet die Heilige prompt mit einer Frage, auf die sie die Antwort gibt: “Wissen Sie, warum ich nur Wurzeln esse? Weil Wurzeln wichtig sind!” In der Tat! Die Wurzeln sind wichtig, vor allem jene, die uns an unsere Vergangenheit binden, die in diesem künstlerischen Fall, es schmerzt uns es zu sagen, aber in unserem schönen Manduria leider völlig verfallen.
Dieser Gedanke, erlauben sie uns, ihn als solchen zu definieren, entstand aus dem Zustand der Verlassenheit und der offensichtlichen Vernachlässigung einer der schönsten Perlen und spätbarocken kirchlichen Schönheiten, die in unserem Ort vorhanden sind, genau beziehen wir uns auf die Kirche des Karmin oder der frommen Schulen, wie sie viele Mandurianer kennen. Trotz seines Vorhandendenseins im pulsierenden Herzen der Stadt, haben nur wenige den absoluten Verfall, indem sich dieser wunderschöne Tempel befindet, bemerkt oder tun so ihn nicht zu sehen.
Wenn wir unseren Blick auf den majestätische Frontspitz der Kirche richten, erkennen wir sofort den starken Verfall und den durch die Zeit verursachten Verschleiß die sie erlitten hat: die Fassade, die Statuen, die in den Nischen an der Seite der Eingangstür aufgestellt sind, die Simulakren, die sich auf der Balustrade befinden, und jene, die ‟schändlich eingesperrt”, weil völlig beschädigt, auf dem Tympanon der Kirche aufgestellt sind.
Der Verfall der Kirche endet aber nicht nur hier, sondern auch im Inneren des Sakralbaus, wo sich die großartigen 42 Gemälde befinden, die von Caravaggio und der neapolitanischen Schule inspiriert sind. Sie befinden sich in der Tat in einem sehr prekären Zustand, die meisten von ihnen sind an einigen Stellen zerrissen, an anderen von Motten beschädigt und in allen kann man eine starke Verfärbung sehen, die selbst einem ‟Laien” im künstlerischem Bereich auffällt.
Außerdem sind da die Fresken an der Innenseite der Kuppel der Kirche, einige sind verblasst, andere scheinen völlig verschwunden zu sein; dies liegt daran, das es viele, viele zu viele kleine Risse gab und so über Jahre das Regenwasser eindrang und die Kuppel stark beschädigte, deshalb musste die kleine und kühne Bruderschaft, um die Fresken nicht noch mehr zu gefährden, die Kuppel mit den eigenen und wenigen Mitteln reparieren und mit Techniken, die für ein Gebäude von großer Altertümlichkeit und Schönheit nicht geeignet sind.
Darüber hinaus möchten wir betonen, das Angesichts des Klimawandels, unter dem wir alle seit einigen Jahren leiden, erinnern wir uns nur an den Wirbelsturm, der vor etwa 2 Jahren die Kirche San Michele Arcangelo getroffen hat, die schlimme Situation der Fassade eine Gefahr für die Menschen darstellt; deshalb fragen wir uns, ob wir auf ein ähnliches Ereignis warten müssen, das nicht nur das Leben von Menschen gefährdet, sondern auch die Rettung eines solchen architektonischen Meisterwerks für immer vergeblich macht.
Wir fragen uns, stantibus sic rebus, warum es soviel Trägheit für der Restaurierung von Seiten des lokalen und diözesanen Klerus gibt, aber noch mehr, wie kommt es dass kein städtischer Kulturverein, keine ‟philanthropische” Körperschaft oder Person, keine Partei und die vorherige Stadtverwaltung eingeschlossen, die ‟erleuchteten außerordentlichen Kommissare” bisher die Situation nicht erkannt haben?
In Erwartung der vielen Antworten, die vielleicht nie kommen werden, richten wir einen umsichtigen Apell an die Gemeinschaft von Manduria, Salento, Apulien und auch an unsere vielen deutschen Freunde und nicht nur an diejenigen die sich in unserem Manduria aufhalten, HELFT UNS, UNSERE KIRCHE ZU RETTEN, eine ernsthafte und vollständige Restaurierung des gesamten Sakralbaus ist dringend erforderlich, sowohl von außen als auch von innen.
WIR MÜSSEN DIESE SCHÖNHEIT WIEDERHERSTELLEN; BEVOR ES ZU SPÄT IST, denn sie ist nicht nur ein einfaches Gotteshaus, sondern auch ein kunsthistorisches Erbe von unschätzbarem Wert für unsere Stadt. Unsere neugeborene Bewegung hat beschlossen, die Wiederherstellung unser Kirche voranzutreiben. Tatsächlich haben wir uns bereits bewegt und Kontakte mit Experten aus der akademischen Welt und der Restauration aufgenommen.
Unsere Idee ist die Schaffung eines Expertenausschusses ‟ad hoc” zur Restaurierung und zum Schutz des Denkmals. WIR VON DER «FREIEN MANDURIA-MANDURIA LIBERA» SIND HIER UND STEHEN DAZU!