SAVA. Quando si è pungolo si scatena quell’odio dettato dalla sola idea di pensarla diversamente
A volte il non rispetto dei ruoli, ma su tutto la mancanza di una buona educazione, dettano i comportamenti
Mai detto, o pensato, di essere la bocca della verità. Anzi, spesso e volentieri mi sono messo in discussione su tutte le cose che il mio (permettetemi l’aggettivo possessivo) giornale ha trattato in questi 17anni di vita.
Sulle sue colonne abbiamo ospitato tutti e non c’è nessuno che può dire che io l’abbia censurato. Nessuno. Ma a Sava, ma può darsi che sia anche altrove così, basta scrivere male di qualcuno, specialmente di chi amministra la nostra comunità, che subito si elevano gli scudi: se prima il saluto compariva con simpatia sui visi immediatamente cambia.
Il saluto si mostra con freddezza al momento. Se poi perdura la critica verso qualcuno allora il discorso comincia a cambiare: via il saluto. Ed è un peccato in quanto le divergenze di vedute e quelle di opinioni sono alla base del civile confronto.
Ho sempre creduto in questo e, senz’altro, è stata sempre la caratteristica di questo giornale. Viv@voce oggi è letto, stando ad alcune statistiche sul web, da oltre 10mila lettori e non mi sento idolatrato da questo simpaticissimo risultato.
Una piccola chicca: alcuni anni fa fui contattato da una testata giornalistica nazionale per sapere se io fossi disponibile alla collaborazione. Ringraziai per l’invito, ed ero anche lusingato da questa attenzione, ma rifiutai.
Sempre con i piedi per terra e sempre attaccato a Sava, alla nostra Sava, seppur pubblichiamo anche articoli dei paesi limitrofi o di rilevanza nazionale. Su questi penultimi una nota: alcuni lettori non trovano ospitalità sui giornali locali ma su Viv@voce sì. Caso strano, vero?
Un amico, quando nacque Viv@voce nel lontano 2004, mi disse: “Certo però che questo giornale lo hai fatto a tua immagine e somiglianza. E non cambi mai”.
E sulla coerenza, e sulla forza del pensiero, che ogni giorno cerco di essere un buon motivo per tutti.
Ci riesco? Sapete una cosa: mai posto questo problema.
Una buonissima giornata per tutti.
Giovanni Caforio