SAVA. Regionali 2020. Giulio Rossetti: “Il nostro paese non può essere terra di conquista da parte dei forestieri”
Il candidato di Italia Viva, nella chiusura della campagna elettorale, ricorda l’importanza del voto dei savesi
E così, siamo arrivati alla chiusura della campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale della nostra regione. Giulio Rossetti, unico candidato savese, ha sottolineato l’importanza della sua candidatura nel nostro paese.
“La scelta della mia candidatura è nata in quanto credo che il nostro paese è stanco di dare i propri voti ai forestieri e Sava ha bisogno di essere rappresentata nel Consiglio regionale”.
E su questo tema Rossetti sviluppa la sua convinzione: “Abbiamo visto candidati forestieri oggi e ieri che sono venuti a Sava, preso i nostri voti e poi sono spariti. Come si fa a dare il voto a una persona che non conosciamo assolutamente?”
E pone la classica domanda al pubblico: “Secondo voi questi forestieri stanno facendo il bene del nostro paese o il loro tornaconto personale?”
E sulla campagna elettorale in corso Rossetti è lapidario: “E’ triste vedere savesi che procacciano i voti per i forestieri. E’ davvero triste”.
E sul rapporto cittadino elettore Rossetti è caustico: “Se qualcuno si prende il merito dell’allacciamento all’acquedotto, o il rifacimento di una strada, o si prende il merito dei buoni spesa del Covid 19 e poi viene a chiedervi il voto in virtù di questo, sappiate che questo è un vostro diritto e non un favore. E chiedere il voto in virtù di questi “diritti” è voto di scambio e costituisce un reato”.
“Diamo importanza al voto che andremo ad esprimere. La politica è prospettiva, è futuro e i punti del nostro programma sono costituiti di alcuni riferimenti importantissimi, dove il lavoro è alla base di tutto”.
Prosegue Rossetti con “al tempo stesso valorizzare le capacità di chi gestisce le aziende del nostro territorio e offrire opportunità di lavoro. Le aziende hanno bisogno di risorse umane valide, le quali abbiano talenti e persone che sanno gestire un comparto produttivo. Il primo intervento da fare è investire nella formazione. Spesso il mercato del lavoro è costretto a reperire forze umane e a rivolgersi all’estero”.
E sul comparto della nostra economia ecco l’analisi: “Noi abbiamo aziende di qualità che producono eccellenze note in tutto il mondo, ad esempio le bottiglie del nostro primitivo, e grazie anche alla digitalizzazione, accedono al mercato mondiale che prima non potevano conoscere”.
Collega a questo anche il comparto agricolo: “L’agricoltura è settore importante della nostra economia, ma non dobbiamo scordare che i nostri agricoltori non sono stati trattati bene. Basta vedere come sono andati i 142 milioni di euro potenzialmente destinati a loro ma che hanno fatto su e giù dalla comunità europea in quanto il PSR presentato dalla Regione aveva migliaia di punti da correggere.”
E sui giovani: “Vanno valorizzate le nostre intelligenze, spesso emigrati al nord Italia o all’estero per la mancanza di opportunità lavorativa. Va valorizzata l’istruzione, la scuola, l’università”.
Continua Rossetti dal palco con tema molto scottante: “E sulla salute, bisogna dire basta con i viaggi della speranza negli ospedali del nord. Dobbiamo dire basta alle liste di attesa interminabili anche per semplici esami diagnostici. E’ necessario creare ospedali all’avanguardia e sul MES noi possiamo accettarlo e lo dobbiamo investire nella nostra sanità in modo che diventi una eccellenza nazionale”.
La chiusura è da invio al voto: “Chiedo un voto sincero, che guardi al nostro territorio e che il nostro paese venga rappresentato in Consiglio regionale”.
Giovanni Caforio