Online su tutti i digital store dal 19 febbraio, l’ultimo lavoro discografico della cantante tarantina sta ottenendo già importanti riscontri: “Brano autobiografico dedicato ai miei attacchi d’ansia: ma chi lo ascolta può destinarlo a chi vuole”

E’ già un successo “Splendida stronza“, il nuovo singolo di Michelle Fiati, in arte Michelle, talentuosissima cantautrice tarantina al suo secondo lavoro discografico.

Uscito il 19 febbraio su tutti i digital store, il brano sta ottenendo già importanti riscontri e apprezzamenti dagli addetti ai lavori: “Non vedevo l’ora che arrivasse questo momento, nonostante la situazione difficile che stiamo vivendo. Perché questo titolo? La mia “splendida stronza” è l’ansia, ma questa canzone si può dedicare a chiunque ti abbia fatto del male. Nato di getto durante la pandemia, è un lavoro molto autobiografico realizzato con le mie forze e il prezioso aiuto del maestro Fabio Barnaba e del mio vocal coach Guerino Papa”.

“Splendida stronza” arriva a distanza di quasi un anno da “Vietato arrendersi”: “Quel singolo è nato in un periodo difficile per un problema di salute di mio fratello, poi è uscito il 13 marzo 2020 in piena pandemia. E’ dedicato a tutti quelli che sono in difficoltà, a maggior ragione in questi mesi così complicati, con l’invito a guardare sempre oltre e a pensare alla soluzione e non al problema”.

Michelle è anche una modella molto richiesta: “Mi sono approcciata al mondo della moda da qualche tempo e recentemente un noto atelier di Molfetta mi ha fortemente voluto come modella curvy. Un’esperienza magnifica e che mi auguro di replicare presto”.

La chiosa finale è, però, ovviamente sulla musica: “Ho scritto diverse canzoni durante la pandemia, praticamente un album, ma le farò uscire gradualmente, anche per creare la giusta suspance nei miei ascoltatori. Uno di questi brani è d’amore, anche se l’ho scritto da donna non innamorata: non vi rivelo a chi la dedico però! L’auspicio è di cantarla davanti al pubblico: mi mancano i live, mi mancano gli eventi dal vivo: spero che la musica possa tornare alla sua reale dimensione nel più breve tempo possibile”.