“Un po’ di Pazienza”. È il progetto artistico dell’attore pugliese Francesco Gravino della compagnia Foyer ’97
Venerdì 26 febbraio 2021, Francesco Gravino incontrerà sulla piattaforma digitale Zoom la comunità territoriale, in occasione del suo lavoro di ricerca su Andrea Pazienza, uno dei più grandi fumettisti italiani, condotta nell’ambito del progetto di Residenza Artisti nei Territori “PASSI Bildungsroman”, a cura del Teatro delle Forche (Mibact / Regione Puglia), nel Teatro Comunale di Massafra
Un evento online, con inizio alle ore 19.00, aperto a tutti, durante il quale Gravino, coadiuvato dal regista Enzo Toma, tutor di progetto, “restituirà” il suo lavoro, gli esiti della sua ricerca, incentrata sulla produzione di un testo teatrale e finalizzata ad una messa in scena sulla vita del genio del fumetto, raccontata attraverso il disincanto degli anni bolognesi. Un uomo alle prese con le sue debolezze, le sue fragilità e la sua irriverenza.
All’incontro parteciperà anche Enrico Fraccacreta, anch’egli di San Severo come Gravino e Toma, amico d’infanzia di Andrea Pazienza e autore del libro “Il giovane Pazienza” (Stampa Alternativa – Margini, 2001).
La partecipazione è gratuita ma per un numero limitato di persone. La prenotazione è obbligatoria, inviando una mail all’indirizzo info@teatrodelleforche.com.
“L’idea di raccontare Andrea Pazienza – spiega Gravino – è nata da un incontro con un poeta sanseverese, amico d’infanzia di Andrea. Col tempo, è diventata un’esigenza, una voglia di creare e instaurare un dialogo con quanti ancora non conoscono uno tra i più importanti fumettisti italiani.
‘Un po’ di Pazienza’ è soprattutto una ricerca della sintesi, delle forme essenziali, dei segni grafici prodotti nei tanti lavori che Andrea ci ha lasciato.
Non ci siamo però soffermati sulle sue opere, né sul significato delle stesse. Ci siamo concentrati sui sentimenti che hanno spinto un genio del fumetto a vivere una vita così in disequilibrio e sulla ricostruzione delle situazioni in cui visse il grande fumettista, cercando di dare un’angolazione inedita a quella che fu una favola a colori.
Per questo stiamo lavorando su un particolare linguaggio, sul continuo e irrequieto movimento fisico, punti di vista inconsueti che si mescolano in un dialogo con il suo alter ego Zanardi.
Quella di Andrea è una vita intensa, di talento, legami importanti e sguardi sul presente della Bologna fine anni Settanta. Si trasferì lì per frequentare il DAMS, dopo gli studi a Pescara, lasciando San Severo, in provincia di Foggia.
A Bologna accadrà tutto ciò che lo farà poi diventare Andrea Pazienza, uno dei più grandi fumettisti italiani del secondo Novecento, fino alla prematura scomparsa nel 1988.”
Sinossi libro “Il giovane Pazienza” di Enrico Fraccacreta
Tutti coloro che apprezzano Pazienza conoscono la produzione bolognese e la sua vita in quegli anni. In questo libro, invece, si parla dei suoi anni “felici”, scanzonati, scapigliati ma, dal punto di vista creativo, altrettanto fervidi. Diversamente fervidi. Il suo più grande amico, compagno di scuola e di disincanto, ce lo fa conoscere giorno dopo giorno fino alla sua partenza da San Severo, verso Pescara per il liceo artistico e poi verso Bologna.