CASTELLANETA. Cia Due Mari: «Strada provinciale 13, intervenire sulle criticità»
L’organizzazione agricola scrive al presidente della provincia di Taranto Giovanni Gugliotti. Sono 6 i tratti caratterizzati da forti criticità che riducono sicurezza e percorribilità. Rubino e De Padova: «Asse viario fondamentale per le aziende agricole e il turismo»
In circa 20 chilometri, sono ben sei i punti in cui la strada provinciale 13 Castellaneta-Castellaneta Marina presenta serie criticità che mettono a rischio la sicurezza di automobilisti e autotrasportatori; ed è per questo motivo che CIA Agricoltori Italiani Puglia Area Due Mari (Taranto-Brindisi) ha scritto al presidente della provincia di Taranto Giovanni Gugliotti, sollecitando interventi che ripristinino condizioni ottimali di percorribilità di un’arteria viaria fondamentale.
«Il territorio di Castellaneta ha una superficie complessiva di ventiquattromila ettari, in larga parte utilizzata da una agricoltura evoluta che ottiene produzioni di eccellenza, che hanno necessità di essere collocate sui mercati nazionali ed esteri», spiegano in una nota ufficiale il direttore e il presidente di CIA Due Mari, Vito Rubino e Pietro De Padova.
«A sostegno di questa economia fondamentale per il territorio occorrono infrastrutture stradali moderne, in grado di assicurare collegamenti rapidi con le arterie più importanti e le autostrade.
Ovviamente la provinciale 13 è anche a servizio del turismo nei mesi estivi verso Castellaneta Marina ed è essenziale per gli operai che, nel corso dell’anno, giornalmente si recano nei campi per i lavori stagionali. Poiché la strada provinciale 13 da Castellaneta a Castellaneta Marina attraversa tutto il territorio da nord a sud per oltre venti chilometri, occorre migliorarla e superare le criticità presenti in alcuni punti».
Cia Due Mari ha individuato sei punti della strada provinciale 13 che presentano delle criticità, e sono i seguenti: il ponte e la curva nei pressi della metalmeccanica Tamborrino; il ponte e la curva a ridosso del frantoio di Pavone; l’incrocio che porta in contrada Gaudella; la curva che precede la Masseria Salesiani; la curva della zona Chiulli; il tratto stradale della S.P.13 compreso tra la provinciale 10 e la provinciale 11.
«Peraltro, in alternativa sarebbe auspicabile prevedere un nuovo tracciato stradale che dalla Masseria Specchia, attraversando la zona Minerva, possa ricongiungersi al nuovo tratto ammodernato delle Ferre. Sappiamo che ci sono investimenti già programmati che vedranno la luce, ma è necessario fare qualche ulteriore sforzo, per migliorare l’intera tratta e per garantire infrastrutture stradali moderne e funzionali ad assicurare collegamenti rapidi.
Tali proposte andrebbero sicuramente ad alleviare e a migliorare la situazione del traffico della S.P.13 che, in alcuni momenti dell’anno, risulta essere molto congestionato».
È da diversi anni che la CIA Due Mari si occupa di sollecitare le istituzioni per migliorare la viabilità e consentire al settore agricolo l’utilizzo di moderne infrastrutture sul territorio provinciale.
Giampiero Laera