SAVA. “Cosa aspetta l’amministrazione IAIA a concedere la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki? Prenda esempio dagli altri Comuni”

SAVA. “Cosa aspetta l’amministrazione IAIA a concedere la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki? Prenda esempio dagli altri Comuni”

Nota stampa congiunta del Partito Democratico, Una Strada Diversa, Italia Viva, Sava per Tutti e Uniti per Sava

Mentre il Senato approva l’ordine del giorno che impegna il Governo a concedere la cittadinanza italiana a Patrick Zaki, studente egiziano dell’Università di Bologna ingiustamente detenuto nelle carceri del Paese delle Piramidi da più di un anno, e mentre a Manduria il Consiglio comunale si impegna a conferire a Zaki la cittadinanza onoraria, a Sava ancora tutto tace.

Mercoledì 3 marzo abbiamo protocollato la proposta, indirizzata al Presidente del Consiglio comunale Pasquale Calasso, di conferire la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki, proprio come già sta succedendo in altri Comuni italiani.

Come abbiamo scritto nel documento indirizzato a Calasso, riteniamo anche noi che l’ingiusta detenzione dello studente egiziano dell’Università di Bologna non debba lasciare indifferente tutti i soggetti politici e sociali che hanno a cuore gli ideali di libertà e giustizia. Patrick, da più di un anno, è in carcere in Egitto e ha subito torture, diventando un simbolo della violazione dei diritti umani a pochi passi da casa nostra; le accuse generiche e infondate di propaganda con fini terroristici e istigazione alla protesta hanno portato sin qui a un continuo prolungarsi della detenzione, con grave danno per lo studente e per quanti sperano in una sua pronta liberazione.

A un mese e mezzo dalla nostra richiesta, nonostante il Consiglio comunale si sia riunito, non abbiamo ricevuto alcuna risposta.

Sava è da sempre terra di accoglienza e solidarietà e potrebbe, con un piccolo ma significativo gesto, contribuire a richiamare l’attenzione sulla violazione dei diritti umani in un Paese in cui il dissenso e il libero pensiero sono puniti con il sangue e con la detenzione. Il conferimento della cittadinanza onoraria di Sava rappresenterebbe un importante attestato di vicinanza al giovane ricercatore ed un segnale di vicinanza e solidarietà a quanti si battono nel mondo contro le discriminazioni e le violazioni dei diritti umani, finendo talvolta per pagare in prima persona.

Continuiamo a ritenere che l’Amministrazione comunale debba quantomeno esprimersi sulla nostra proposta, motivando una eventuale decisione di non tenere conto del documento protocollato. Pensiamo anche che altre forze politiche, di maggioranza e opposizione, possano unirsi a questa richiesta se ritengono di avere a cuore la vicenda.

Rinnoviamo pertanto al Presidente del Consiglio Pasquale Calasso l’invito a inserire un punto in merito a tale faccenda nel prossimo Consiglio comunale o ancora meglio, convocare un Consiglio comunale monotematico argomento in oggetto “conferimento a Patrick Zaki della cittadinanza onoraria del comune di Sava”. Da parte nostra continueremo a spingere affinché anche Sava, come altri Comuni del tarantino, batta un colpo sul tema della difesa dei diritti umani.

 

viv@voce

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