TARANTO. Il TaTÀ “riparte” con Guarda come nevica 3. I sentimenti del maiale
In prima regionale, domenica 16 maggio, alle ore 18.30. Il corteggiamento della morte. E la disperata ricerca di salvezza. Dell’uomo e del teatro
In Via Deledda ai Tamburi, va in scena “Guarda come nevica 3. I sentimenti del maiale”, testo e regia Licia Lanera, ispirato alla figura di Vladimir Majakovskij, con Danilo Giuva e Licia Lanera, chitarra e voce Dario Bissanti, batteria Giorgio Cardone, basso Nico Morde Crumor, luci Cristian Allegrini, fonica Francesco Curci, scene Riccardo Mastrapasqua, aiuto scenografo Silvia Giancane, costumi Angela Tomasicchio, assistenti alla regia Annalisa Calice e Caterina Filograno, coproduzione Compagnia Licia Lanera, TPE – Teatro Piemonte Europa e Festival delle Colline Torinesi. Durata spettacolo 60 minuti. Biglietto 10 euro. Causa limitazione dei posti per garantire il distanziamento, è obbligatoria la prenotazione ai numeri 099.4725780 – 366.3473430 ed è consigliabile l’acquisto online dei biglietti sul circuito Vivaticket.
Vincitrice del progetto regionale “Custodiamo la cultura in Puglia 2020”, la Compagnia Licia Lanera sceglie di debuttare a Taranto con l’ultima produzione della trilogia “Guarda come nevica”, finora presentata solo a Torino nel passato mese di agosto. Poi la pandemia che ha congelato lo spettacolo e tutto il teatro italiano per tanti, troppi mesi.
La scelta della Compagnia Licia Lanera di esordire al TaTÀ viene salutata e accolta con gioia dal Crest, nel segno della reciproca attenzione e stima di sempre, e colta come occasione di ripartenza e di re-incontro con il proprio pubblico. Insomma, un’occasione felice da condividere – è l’auspicio – con quanti desiderano tornare a respirare la sana presenza del teatro, dei suoi attori, dei suoi riti.
«La neve non cade più, è già caduta, e una spessa coltre bianca ricopre il palcoscenico. Nella neve c’è un divano, una rock band, un maiale appeso per le zampe che appena macellato, cola sangue, e due attori: Licia e Danilo. Un ironico simposio tra due teatranti sul tema del suicidio, dell’arte e dell’isolamento. È aprile, fuori esplode la primavera, ma i due sono chiusi in una stanza a leggere, a parlare, a giocare a recitare. A fare le prove. Di uno spettacolo o del loro suicidio.
Uno spettacolo che non si compie mai, uno spettacolo in cui la morte di Majakovskij si fonde a quella di Ian Curtis e di un qualunque maiale. Licia Lanera si concentra sull’icona dell’artista maledetto, sui suoi tumulti interiori, i suoi amori prepotenti, la paura di invecchiare, la sfida con la morte, l’orrore per la solitudine», dalle note di produzione.
Dedicato ad autori russi, il percorso produttivo della trilogia “Guarda come nevica” comincia nell’ottobre 2018 con “Cuore di cane” di Michail Bulgakov, episodio con il quale Licia Lanera è candidata al premio Ubu 2019 come miglior attrice. Nel novembre 2019 debutta il secondo episodio “Il gabbiano” di Anton Cechov al Teatro Petruzzelli di Bari, lo scorso 25 agosto il terzo episodio “I sentimenti del maiale”, ispirato alla figura di Vladimir Majakovskij al Teatro Carignano di Torino.
Il progetto “Custodiamo la cultura in Puglia 2020” è promosso dalla Regione Puglia e dal Teatro Pubblico Pugliese, che hanno elaborato un cartellone unico di eventi artistico-culturali, di attività di audience engagement, sviluppo e ricerca da realizzarsi in Puglia.
Licia Lanera
Regista e attrice, studia al CUT dell’Università di Bari e continua a formarsi con Carlo Formigoni, ricci/forte, Massimo Verdastro, Marco Sgrosso, Eimuntas Nekrosius e Luca Ronconi. Nel 2006 fonda a Bari (con Riccardo Spagnulo) la compagnia Fibre Parallele, firmando, come regista e attrice, le produzioni “Mangiami l’anima e poi sputala” (2007), “2.(DUE)” (2008, premio Fringe/L’Altrofestival – Lugano), “Furie de Sanghe – Emorragia cerebrale” (2009, vincitore bando Nuove Creatività – ETI), “Duramadre” (2011), “Lo splendore dei supplizi” (2013), “La beatitudine” (2015), “Orgia” (2016).
Nel 2012 studia alla Biennale Teatro Venezia con Luca Ronconi e mette in scena uno studio da “Questa sera si recita a soggetto”. Successivamente è al Centro Teatrale di Santa Cristina per seguire come assistente le prove di “Pornografia” diretto da Ronconi, regista per il quale nel 2014 recita nella “Celestina” di De Rojas.
Nel luglio dello stesso anno è invitata dal MiBACT al Festival di Avignone per un masterclass europeo sulla regia teatrale e ad ottobre dirige “Blue Bird Bukowski” per il Teatro Abeliano di Bari.
Nel 2011 vince il premio Antonio Landieri come miglior attrice italiana giovane e nel 2014 i premi Eleonora Duse, Virginia Reiter e Ubu come migliore attrice italiana under 35. Nel 2017 firma la sua prima drammaturgia “The Black’s Tales Tour”.
Nel 2018, per identificare le sue più recenti creazioni e produzioni artistiche, Fibre Parallele cambia nome in Compagnia Licia Lanera.