SAVA. Viv@voce, Rosaria Ragni, dopo il praticantato presso il nostro giornale, è iscritta all’Albo Nazionale dei Giornalisti
In questi giorni oltre al nostro Eligio Galeone un’altra redattrice di Viv@voce, Rosaria Ragni, è stata iscritta presso l’Albo Nazionale dei Giornalisti, dopo aver svolto due anni di praticantato presso la nostra redazione
Rosaria aveva alle spalle una precedente esperienza nel campo dell’informazione che le aveva permesso di cimentarsi nel settore cultura e spettacoli come cronista e attraverso la stesura in proprio di articoli, ma è solo con Viv@voce che ha potuto svolgere due anni di formazione.
Oggi abbiamo avuto modo di parlare con lei della sua esperienza di praticantato nella nostra redazione che ha voluto condividere qui: “Leggevo da tempo Viv@voce e apprezzavo l’autenticità con cui venivano affrontati argomenti di vario genere: dalla politica allo spettacolo, dalla cronaca all’attualità.
La linea editoriale portata avanti dal direttore Giovanni Caforio rientrava a pieno titolo con quello che è il concetto di giornalismo che sposo, cioè libero, non corrotto, che offra ai lettori una visione della realtà senza filtri.
Così un giorno, approfittando di una conoscenza comune, ho contattato il direttore e ho chiesto esplicitamente di poter collaborare con la sua testata, spiegandogli i motivi che mi spingevano a farlo e la volontà di portare avanti con orgoglio il praticantato sotto la sua guida.
Tra un caffè e una sigaretta, fumata da Caforio, la risposta non ha lasciato nessun dubbio: “La porta di Viv@voce è aperta”.
Alla luce di questa brillante esperienza mi sono chiesta il perchè di un giornale così importante, in materia di libertà di espressione, di dialogo e di confronto, risiede in una comunità, come quella savese, così piccola.
E quando ho sollevato questa domanda a Caforio la sua risposta è stata lapidaria: “L’importante è esserci e sapere sempre che Viv@voce è una speranza per tutti”.
Ma oltre questo, francamente, mi ha stupito la modestia del direttore. Sempre disponibile e non mi ha mai messo un paletto a tutto ciò che proponevo nei miei articoli. E questo, al confronto delle mie precedenti esperienze giornalistiche, è stato il maggiore dato di fatto.
Che dire altro?
Ringrazio pubblicamente Giovanni Caforio per aver accolto la mia richiesta, per la fiducia e per la grande opportunità di crescita e formazione offertami, in una redazione che dà voce a tutti e che non lascia nulla al caso. Non potevo chiedere di meglio!”