SAVA. Amministrative 2022. Cè è capaci ca lu scjiuscettu ‘mbanduna lu cumpari?
Le voci di Giuseppe Saracino candidato sindaco, con una coalizione avversa a IAIA, prendono sempre più corpo
Troppa nebbia non porta bene. Ma le voci di corridoio nella politica savese cominciano sempre ad avere più chiarezza e consistenza. E da quello che trapela nella coalizione di IAIA le cose non sono più rose e fiori.
Il giocattolo che ha creato Dario IAIA sembra cominci a non più funzionare. E senz’altro ha avuto anche molta durata rispetto a molte altre coalizione che si sono sfaldate dopo aver fatto qualche breve tragitto di strada insieme.
A Sava, famosissimo paese come laboratorio politico (ma sinistro), in questa ultima tornata elettorale abbiamo visto la coalizione del centro sinistra squagliarsi dopo poche settimane dall’esito negativo elettorale.
Addirittura Mario Picherri, candidato sindaco del centro sinistra, ha abbandonato la coalizione nel giro di poche settimane dall’esito elettorale ed ha iniziato a fare il play-maker, portandosi dietro l’altro Pichierri neo Consigliere comunale, suo nipote.
E nell’arco di pochissimi mesi si è defilato anche il Consigliere Daniele Scardino che dal Partito Democratico è uscito fuori per poi creare l’UDC savese. L’altro Consigliere comunale che fa di nome Arturo De Cataldo gioca a tutto campo scordando che la politica è impegno nel seguire una linea.
Tutti queste fuoriuscite non hanno fatto altro che dare linfa all’amministrazione IAIA, risultando in Consiglio comunale come una maggioranza bulgara.
Quindi, l’opposizione a IAIA, ha perso i pezzi in tempi celerissimi e oggi ci troviamo a commentare lo squarcio che, sempre le voci della politica savese ci dicono, si è aperto nella coalizione del centro destra.
L’oggetto, pare, che si chiama Giuseppe Saracino, attuale assessore ai Lavori pubblici, che sembra abbia posto l’aut aut alla coalizione che veda lo IAIA leader e e il suo messaggio è della serie “O mi candidate sindaco a guida della coalizione, oppure creo una coalizione ed entro in competizione con voi”.
Ma Saracino sa benissimo che è Gaetano Pichierri il caldeggiato da IAIA alla guida della coalizione nelle prossime elezioni nella primavera del 2021.
Grosso modo sono questi i messaggi che escono dalle bocche dei bene informati. E allora poniamoci due domande, forse tre. Questo squarcio se conferma la consistenza, non è per nulla da non considerare in quanto le forze che restano all’opposizione savese da questa potenziale rottura di Saracino, potrebbero benissimo sedersi a tavolino e dialogare. Almeno questo.
E poi magari, se le cose vanno bene e la comunione di intenti sul programma da stendere è lo stesso possono benissimo unirsi intorno a progetto, ad un laboratorio o meglio come dire una officina che prepara un programma da illustrare all’elettore savese. Credo che nell’opposizione manca tutto. E in questi 5 anni passati abbiamo visto l’autostrada lasciata libera allo IAIA di fare tutto ciò che ha voluto.
Ma in democrazia le cose non funzionano così. Quando una coalizione perde una competizione elettorale per prima cosa deve chiedersi dove ha sbagliato e da qui capire che in un prossimo futuro potrebbe toccare anche a lei amministrare Sava. Tutti sappiamo che IAIA non può più candidarsi sindaco in quanto i suoi sono stati due mandati consecutivi e quindi, almeno formalmente, si deve mettere da parte e preparare, se non lo ha già fatto, la sua successione.
Senz’altro, in caso di riconferma della coalizione che ha capeggiato in questi 10anni, potrà fare benissimo l’assessore e quindi riconfermarsi, di fatto, ancora regista amministrativo. E il ruolo del potenziale candidato sindaco Gaetano Pichierri, quale sarebbe? Di certo, quest’ultimo vorrà avere la coalizione compatta, magari con Saracino dentro, anche perché subire una potenziale bocciatura non sarebbe edificante per Gaetano Pichierri.
Ma se perdurano le voci sul candidato sindaco Gaetano Pichierri, allora vorrà dire che Saracino sta già preparando la sua coalizione. La domanda è questa: ma con chi? Le forze di opposizione valutino bene questo squarcio che potrebbe aprirsi. Potrebbe portare ad un patto elettorale con i punti cruciali che sono stato scordati dall’amministrazione IAIA: primo su tutti la mancanza del piano regolatore. La fogna a Sava?
Non so per quanti anni ancora i savesi dovranno aspettare gli allacci in quanto il depuratore Consortile Sava-Manduria è quasi terminato e, ironia della sorte, non si capisce bene dove andrà a scaricare. E quindi, anche questa battaglia dello IAIA, in questi 10anni è stato un vero e proprio disastro.
La politica si comporta bene solo quando le parole incantevoli producono i i fatti.
Quando poi si squaglia la neve, si vede bene il selciato. Sava, sta ancora come 10 anni fa.
E su questo l’amministrazione IAIA deve dare conto alla nostra comunità non per quello che è stato fatto, per la verità ben poco, ma quello che ha promesso e che non ha mantenuto …
Giovanni Caforio