CREST. Ulisse. Nessuno è perfetto a Castelfiorentino per Teatro fra le Generazioni
Se il mito è la fonte, la linfa di questa storia, l’umanità – con le sue impurità e debolezze – ne è la sostanza
Bloccata dall’emergenza pandemica nella primavera 2020, avrà luogo dal 3 al 5 giugno la decima edizione di Teatro fra le Generazioni, festival reso possibile grazie al sostegno di Regione Toscana, Comune di Castelfiorentino (FI), Fondazione Teatro del Popolo, Banca Cambiano 1884 e Giallo Mare Minimal Teatro.
In particolare, il programma del cantiere-festival (spettacoli, incontri e laboratori) recupera la produzione del Crest “Ulisse. Nessuno è perfetto”, proponendolo, venerdì 4 giugno, alle ore 20.30, al Teatro del Popolo, lo stesso palcoscenico dove lo spettacolo sarebbe dovuto andare in scena lo scorso anno (il 19 marzo). Info: 0571.633482 (biglietteria Teatro del Popolo) oppure 0571.81629 e 0571.83758 (Giallo Mare Minimal Teatro).
Scritto da Paolo Gubello e Salvatore Marci, che firma anche la regia, “Ulisse. Nessuno è perfetto” è interpretato da Nicola Conversano, Simonetta Damato, Salvatore Marci, Giuseppe Marzio, scene Bruno Soriato, costumi Maria Pascale, luci Tea Primiterra, video animazioni Nicola Sammarco, tecnici di scena Walter Mirabile, Vito Marra, Domenico Pisani. «Papà, sei il mio eroe!».
Non c’è bambino che non onori di così elevato riconoscimento il proprio padre, eleggendolo campione di forza e bellezza, esempio con cui identificarsi. Un esempio da tramandare. O da tradire. Con il quale fare i conti comunque e sempre, tanto più quando, varcata l’adolescenza, lo sguardo di fanciullo cede l’incanto, l’innocenza e le favole non bastano più ad alimentare il mito.
E se tuo padre è un eroe vero, uno che l’eroe lo fa per mestiere? Se per di più porta il nome altisonante di Ulisse, re di Itaca e tu, neanche a dirlo, sei Telemaco… Quante imprese dovrai ancora aspettare prima di poterlo riabbracciare? In che misura la narrazione dello straordinario (l’eroe e le sue gesta) può sostituire il rapporto concreto tra padre e figlio?
Fin dalla sua prima edizione, Teatro fra le Generazioni si è contraddistinto anche come luogo di dibattito e confronto sui vari aspetti organizzativi, artistici, progettuali che caratterizzano l’area scenica nazionale che si rivolge alla platea dei più giovani.
La decima edizione del festival ha preso vita con un’iniziativa denominata “Il teatro e i suoi multipli”: una programmazione di alcune produzioni sceniche per il pubblico delle nuove generazioni realizzate per essere viste da una platea remota. Il 18 marzo quella programmazione online e le singole creazioni che la componevano è stata analizzata da artisti, operatori e critici come prototipi di percorsi creativi originali e che creano vasti orizzonti di ricerca.
La Casa dello Spettatore di Roma ha mostrato i primi risultati di un’indagine realizzata con questionari somministrati ai ragazzi circa la reazione degli spettatori agli spettacoli online. Queste tematiche saranno approfondite durante il festival, oltre a riflettere sul rapporto “antico” tra teatro e tecnologia portato alla luce dalle necessità di questo periodo, con l’aiuto di Anna Maria Monteverdi, esperta di teatro contemporaneo e di digital performance.
Crest
Nato a Taranto nel 1977, porta avanti in un ambiente difficile – sia socialmente che culturalmente – un discorso teatrale coerente e innovativo, cercando di coniugare i linguaggi della tradizione con quelli della ricerca teatrale contemporanea.
Sceglie quali interlocutori privilegiati i bambini, i ragazzi e i giovani, con l’intento di creare un punto di riferimento culturale e professionale forte. È finalista per il premio Eti-Stregagatto con gli spettacoli “La neve era bianca” (1999), “La mattanza” (2000), “Cane nero” (2001) e produce “Il deficiente”, vincitore del premio Scenario 2005.
Si aggiudica tre edizioni del premio “L’uccellino azzurro” (festival “Ti fiabo e ti racconto” di Molfetta) con gli spettacoli “La storia di Hansel e Gretel” (2009 e 2015) e “Sposa sirena” (2013).
Vince il premio Eolo Award 2018 come migliore spettacolo di teatro ragazzi dell’anno e l’edizione 2017 del Premio Padova – Amici di Emanuele Luzzati con la produzione “Biancaneve, la vera storia”.