Con un incontro la danza diventa speranza!

Con un incontro la danza diventa speranza!

Il popolarissimo Ivan Cottini, l’ex ballerino di Amici, ha incontrato Francesca Mazza, la diciottenne di Manduria che ha ballato in carrozzina al Ultra Moenia Festival con Simone Guida

Dalla danza un forte messaggio di speranza per chi non può più camminare.

Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro che Francesca Mazza, diciottenne di Manduria che da piccola convive con una malattia che la costringe a muoversi con la carrozzina, non dimenticherà mai più!

Ivan Cottini, l’ex ballerino di Amici che da otto anni combatte in carrozzina con la sclerosi multipla, interprete a Sanremo 2020 di una performance di danza che ha commosso tutta l’Italia, ha incontrato Francesca presso lo Swami a Campomarino di Maruggio.

Un incontro nel segno della comune passione per la danza: a luglio Francesca, infatti, ha debuttato in una performance al Ultra Moenia Festival di Manduria danzando con Simone Guida, il ballerino ventinovenne che, grazie ad un affetto che lo lega alla ragazza sin dalla nascita, l’ha convinta a esibirsi in pubblico per la prima volta.

Artefice dell’incontro allo Swami è stato proprio Simone Guida che, avendo appreso che Ivan Cottini era in Puglia, dopo avergli inviato il video della performance di Francesca, lo ha invitato a trascorrere una giornata a Campomarino per conoscerla.

Il popolarissimo ballerino Cottini ha così incontrato una emozionatissima Francesca Mazza complimentandosi con lei e, dopo aver accennato a una figura di danza, entrambi sulla propria sedia a rotelle, l’ha esortata a continuare la sua esperienza artistica.

L’incontro, immortalato dal fotografo Duilio Dell’Anna, è poi proseguito con una escursione sul mare cristallino di Campomarino su un gommone attrezzato per i diversamente abili.

È il natante del progetto “TraMare” delle associazioni “Discovery Sud” e “Naturalmente a Sud” di Manduria, una iniziativa che non solo offre a tutti la possibilità di vivere uno dei tratti più suggestivi del litorale jonico-salentino, ma soprattutto consente una piena integrazione, fisica e sociale, dei portatori di disabilità motorie.

Il progetto, infatti, utilizza un particolare gommone la cui prora si abbassa diventando uno scivolo che permette agevolmente l’accesso alle carrozzine dei diversabili, poi ancorate in tutta sicurezza a binari sul pavimento del natante.

Una giornata indimenticabile che, al di là della presenza di Ivan Cottini, rappresenta solo l’inizio di una serie di attività che Simone Guida intende realizzare sul nostro territorio per l’inclusione e l’integrazione dei diversamente abili attraverso la danza.

Simone Guida, oggi ventinovenne, balla dall’età di 8 anni e, nel corso della sua carriera, ha ottenuto numerose vittorie in campionati nazionali di danze standard e latino-americane; da qualche tempo ha iniziato a pensare la danza come disciplina inclusiva, in cui chiunque può esprimersi liberamente superando le eventuali barriere di tipo fisico.

“Questa nuova visione della danza è scaturita in me dopo aver raggiunto il podio nel campionato italiano del 2012 – ha raccontato Simone Guida – durante il quale ho assistito ad un’esibizione di ballerini la cui disabilità non rappresentava un ostacolo, bensì un punto di forza.

Mi sono così convinto che le barriere esistono solo nella nostra mente e mi sono chiesto cosa potessi fare per rafforzare tale concetto, documentandomi sulle realtà già esistenti.

La performance con Francesca Mazza al Ultra Moenia Festival rappresenta solo un primo step di un percorso che intendo realizzare per promuovere questa opportunità di vera integrazione”.

 

viv@voce

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