CAA-TA: Anche a Taranto contrastare il randagismo applicando la Legge
Le associazioni animaliste chiedono che diventi operativa la Legge regionale 2/2020
Il Coordinamento delle Associazioni Animaliste della Provincia di Taranto (CAA-TA) lancia un appello ai consiglieri e assessori regionali del territorio affinché quanto prima si riunisca la Commissione randagismo, così come prevista dalla Legge regionale 2/2020 sul randagismo, norma entrata in vigore più di venti mesi addietro!
È Giovanni De Vincentiis, presidente del CAA-TA, nonché presidente del WWF Taranto, a spiegare la situazione: «Sono passati quasi due anni dall’entrata in vigore della nuova legge regionale e della commissione randagismo, che la Regione Puglia aveva obbligo di costituire entro sei mesi così come previsto dalla norma, ad oggi non vi è notizia!»
«Eppure le gravi problematiche legate al randagismo sono ben note – continua Giovanni De Vincentiis – e per questo non si può più aspettare: la Regione deve riunire al più presto la Commissione che deve innanzitutto dettare linee operative della Legge, senza le quali questa importante norma non viene di fatto applicata. Il risultato è che il randagismo continua ad essere fuori controllo, non a caso la Puglia è una delle regioni con il maggior numero di canili, un dato che non comprende i numerosi canili abusivi attivi in Puglia».
Così il Coordinamento delle Associazioni Animaliste della Provincia di Taranto (CAA-TA) ha fatto proprio l’appello lanciato dal Coordinamento regionale cui aderiscono oltre cento associazioni pugliesi.
L’appello ha rappresentato l’occasione per fare un bilancio delle attività del CAA-TA che da oltre tre anni riunisce numerose associazioni che hanno deciso di “fare rete” per avere più forza nel portare avanti le battaglie in difesa degli animali da ogni forma di maltrattamento da parte dell’uomo e per la tutela dei loro diritti.
Proprio la “rete” ha permesso, in occasione dei periodi invernali con temperature particolarmente rigide, di organizzare campagne per il recupero e la distribuzione di coperte e di materiale per la costruzione di ripari, iniziative che hanno visto nel canile comunale di Taranto il centro logistico cui hanno fatto riferimento tutte le associazioni.
La pandemia da Covid-19 ha naturalmente avuto conseguenze anche in questo settore: nella prima fase le associazioni del CAA-Ta sono state impegnate nel dare una corretta informazione rispetto alla “fake new” che gli animali domestici contagiassero gli umani, cosa ha portato all’abbandono di tantissimi cani e gatti.
In seguito, in particolare durante l’estate, sono state impegnate a monitorare gli animali abbandonati in gran numero da chi, durante il lockdown, li aveva adottati per lenire la solitudine, per poi “disfarsene” quando era cessata l’emergenza.
Un’azione di monitoraggio per l’individuazione di animali abbandonati e bisognosi di assistenza, segnalandone la presenza agli organismi preposti: l’intervento sul campo è di competenza dell’Asl Taranto per quanto riguarda i cani, mentre ai gatti provvede un’azienda convenzionata con il Comune di Taranto, un servizio rafforzato e ampliato recentemente dall’Amministrazione Melucci; gli animali vengono poi avviati al canile municipale o a strutture convenzionate.
Gli animali da sottoporre a interventi di pronto soccorso vengono condotti, sempre a cura dell’Amministrazione comunale, nella struttura veterinaria autorizzata, per eseguire operazioni, somministrare farmaci, effettuare analisi e compiere quanto necessario alla stabilizzazione e al recupero delle loro condizioni di salute.