SAVA. Come rendere un incapace capace di amministrare una comunità grazie all’incapacità di un opposizione che esiste solo sulla carta
I 10 anni di Dario IAIA vissuti tutti in discesa
E così sta andando via questo decennio caratterizzato dal monopolio della nostra Casa comunale da un arrogante che deve le sue fortune, amministrative, esclusivamente grazie a chi aveva il compito di controllare il suo operato amministrativo.
E questa è storia di un paese che è stato lasciato nelle mani di chi ha voluto fare tutto quello che ha voluto nel nostro Palazzo municipale. Il detto popolano savese “chiù culo ca giudiziu” mai come in questi passati anni ci ha confermato che è esclusivamente così. Come giornale, modestamente, abbiamo seguito tutto questo tempo passato e messo in evidenza molte storture che avrebbero meritato un comportamento degno di una opposizione capace di mostrare i denti ed avere la forza di dire basta. Così non è stato. Anzi.
Dove si è visto che il candidato di una coalizione, dopo aver perso la competizione elettorale, dopo due mesi dalla sua investitura in Consiglio comunale abbandona il campo e si dichiara libero e senza vincoli con i vecchi compagni di cordata? A Sava questo si è visto. Molto probabilmente, sempre politicamente, è stato un ingrato verso chi si è prodigato, a torto o a ragione, per portare avanti la sua candidatura. E addirittura si parla di una sua candidatura nella coalizione che, prima da avversario, aveva affrontato. E che dire del gigante malato che si chiama Partito Democratico?
Da due Consiglieri comunali ottenuti nella passata competizione elettorale oggi ne registra solo uno. Il primo ha abbandonato il partito di Letta e abbracciato la tesi dell’UDC. Ma, stando alle ultime voci, lo vedono addirittura vicino alla Lega di Salvini. Certo, dopo tanto “travaglio” interiore e studiato il giorno e la notte ha ritenuto opportuno dare il suo assenso alla Lega. Come si chiama questo? Ah dimenticavo … orgoglio meridionale, vero? Il secondo invece è ancora saldo alla sedia della massima assise istituzionale savese. Domanda: e che fa?
Non si registrano interventi in Consiglio comunale e pare che sono più le sue assenze che le sue presenze. Che aria! Un partito che avrebbe dovuto dare un senso alla sua collocazione nel panorama politico è sparito dai radar dalla politica locale da molti anni. Altra domanda: ma la segreteria provinciale del PD jonico conosce la situazione del nostro paese? Sa cosa è successo in tutto questo tempo e sa anche che cosa sta succedendo in queste ultime settimane? Aria morta. Completamente morta.
E l’onesto Enrico Consoli, di “Una strada diversa”, ci può dire dove è stato in tutti questi anni passati quando a Sava venivano annullate gare pubbliche per infiltrazioni camorristiche mafiose? Non un manifesto, non un comizio ad avvisare il paese per quello che stava accadendo! Sembra che oggi nessuno più si sdegna per questo. Sembra. E Forza Italia, che ha fatto? Stando all’opposizione ha solo fatto, qualche volta, teatrino in Consiglio comunale. Eppure la democrazia è bella in quanto dà voce e voci a chi non si allinea a un certo modo di fare.
A chi crede che la democrazia è davvero il governo del popolo e l’opposizione è la sua legittima presenza. Oggi invece, a 5 o 6 mesi dal rinnovo del Consiglio comunale pare che si stanno scaldando i motori, ma per cosa? Per creare una, o più di una, coalizione per affrontare lo IAIA? Ormai è terra bruciata. Siete stati latitanti, e di che maniera pure, in tutti questi anni. Non siete stati capaci di mostrare il vostro volto, politico, che le situazioni chiedevano. E tutta questa vostra inerzia ha permesso ad un arrogante di fare il bello e il cattivo tempo come ha voluto.
E non avete avuto la forza di inchiodarlo, politicamente parlando, con le spalle al muro nel chiedere lumi su quello che nel paese è avvenuto. E la gara sulla Raccolta differenziata chiede vendetta: chi ha designato la Presidente della commissione, chi ha designato i tecnici per la valutazione delle offerte (che tra l’altro sono stati anche arrestati, ndr)? Tutti zitti. Viene revocata la concessione dei lavori al cimitero comunale per infiltrazioni camorristiche-mafiose, risultato? Tutti zitti. Ma proprio tutti zitti. Affidamenti diretti ai tecnici per 50mila euro e tutti zitti!
Viene saldato il contenzioso, senza passare dal giudice, a un fratello di un assessore per diverse migliaia di euro e tutti zitti! Siete stati muti in un modo inverosimile. Vi siete tappata la bocca bendato i vostri occhi. Volete un consiglio, spassionato? Saltate questa prossima legislatura. Non vi presentate al savese. Fate più figura e, se volete, studiate ben bene quale potrebbe essere il vostro ruolo nella nostra comunità.
Ma non provate a credervi assolti. Siete tutti coinvolti!
Giovanni Caforio