Bari. CIA Puglia: «Bene il piano anti-Xylella, ora accelerare sulla rigenerazione»
«Il Piano di contrasto e prevenzione della diffusione di Xylella fastidiosa in Puglia per l’anno 2022, approvato dalla giunta regionale, recepisce tutte le osservazioni e proposte di CIA Agricoltori Italiani della Puglia. Facciamo il nostro plauso all’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, e gli garantiamo la massima collaborazione affinché le imprese, come d’altronde hanno sempre fatto, attueranno tutte le azioni necessarie a contrastare l’avanzamento del batterio»
È Giannicola D’Amico, vicepresidente di CIA Agricoltori Italiani della Puglia, a esprimere apprezzamento per il piano anti-Xylella approvato dal governo regionale.
Il Piano di azione descrive le modalità di gestione delIe indagini, campionamenti e analisi di laboratorio da effettuare e la strategia che l’Osservatorio Fitosanitario regionale intende adottare per il monitoraggio delle piante e degli insetti vettori, come anche gli strumenti innovativi che intende adoperare per controllare, prevenire e gestire la fitopatia su tutto il territorio regionale.
«Avevamo chiesto il potenziamento dell’informazione e degli indennizzi in favore degli agricoltori – ha aggiunto D’Amico – É stato messo nero su bianco nel documento, così come gli aiuti per l’applicazione delle misure fitosanitarie obbligatorie».
ULIVI MONUMENTALI E LAVORAZIONI OBBLIGATORIE
«Abbiamo apprezzato, inoltre, l’attenzione posta sulla Piana degli ulivi monumentali, ex contenimento ed area di particolare pregio da un punto di vista paesaggistico, storico, ambientale. La cosiddetta ‘sorveglianza rafforzata’ si concretizzerà in azioni suppletive per creare delle barriere che impediscano o riducano l’avanzata del batterio. Siamo d’accordo con l’assessore Pentassuglia, naturalmente, anche per quanto riguarda la sottolineata necessità di lavorazione superficiali dei terreni, arature, fresature, erpicature e trinciature, specie sulle piante erbacee, in modo da ridurre drasticamente le forme giovanili e, di conseguenza, tutta la popolazione della sputacchina, responsabile della diffusione della malattia».
«Senza contrasto non c’è rigenerazione, per questo riteniamo che la strada imboccata, anche con l’aiuto della ricerca scientifica e delle nuove tecnologie, sia quella giusta. L’obiettivo deve essere la rinascita solida e concreta di un territorio vocato all’agricoltura, oggi desertificato dalla Xylella. Sulla Xylella occorre utilizzare pienamente le risorse già stanziate, semplificando e accelerando le pratiche burocratiche e le erogazioni. Occorre accelerare anche e soprattutto sui reimpianti». «Il Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia, approvato a marzo 2020 con una dotazione di 300 milioni di euro, è stata la prima vera risposta organica a un’emergenza che va avanti da nove anni, ma la sua attuazione deve essere più celere e liberata dagli ostacoli inutili o ridondanti».