SAVA (Ta). Arturo De Cataldo, ovvero come dare una macchina potente ad un principiante capriccioso e instabile

SAVA (Ta). Arturo De Cataldo, ovvero come dare una macchina potente ad un principiante capriccioso e instabile

Forza Italia, nel nostro paese è un mina vagante dettata dall’incapacità dell’autista

Se dovessimo parlare dei partiti che sono presenti nel nostro paese, molto probabilmente Forza Italia sarebbe l’unica forza politica indegna a sedere nella massima assise istituzionale savese.

I motivi sono tanti ma su tutto è che questa forza politica, almeno sulla carta lo è, è stata gestita come meglio e creduto Arturo De Cataldo, attuale Consigliere d’opposizione come lui ama definirsi. E su questa etichettatura ci sono moltissimi dubbi e su tutto la mancanza di coerenza, diciamo politica. Ora, e questo lo sappiamo bene, il nostro giornale non si strappa i capelli per il partito di Berlusconi, assolutamente, ma guarda i fatti e gli eventi che vengono caratterizzati dai propri rappresentanti. Quello savese ora è sotto la lente di ingrandimento.

Da quasi 15 anni De Cataldo ha in mano le sorti di Forza Italia e in politica, lo sappiamo bene tutti, contano sempre i numeri che caratterizzano un indirizzo politico e le seguenti azioni. In questo decennio e mezzo il partito degli azzurri savesi, nel confronto con i risultati delle elezioni politiche che si sono succedute, ha visto dimezzato i propri voti. Da circa 2.000 voti ricevuti alle elezioni nazionali a poco più di 700 in quelle comunali. E stando sempre ai numeri possiamo dire, francamente, che la logica la dice tutta e fino in fondo: la regia locale di Forza Italia non funziona.

E d’avanti a questi numeri forse i coordinatori provinciali e regionali avrebbero dovuto prendere i seri provvedimenti e fare in modo di invertire la rotta. Ora, non si tratta di fare i maestri a casa degli altri, ma credo ancora che la politica funziona così. De Cataldo dai banchi dell’opposizione, in questo inizio di ultimo decennio, si mostrava alfiere dei disagi dei cittadini in Consiglio comunale ma, poi, incredibilmente spariva dalla scena! Credo che un partito o un movimento che si fa promotore di un disagio di una comunità la prima cosa che fa è quella di far uscire fuori dalle stanze gelide del Palazzo municipale il suo messaggio. Ma nulla di ciò.

Forza Italia aveva dalla sua anche figure nobili e preparate che avrebbero meritato ben altra considerazione da De Cataldo, ma nulla di tutto questo. Il motto sembrava quello del marchese Del Grillo. E infatti nessuno, di Forza Italia oltre lui, è emerso nel panorama politico locale. Ma De Cataldo, ruffianandosi, riusciva a tenerli ancora amalgamati e legati a lui. Ma oggi risulta come quegli incendiari che mettono fuoco a destra e a sinistra, per poi alla fine risultare incendiato lui.

E che dire della macraba figura fatta nelle passate elezioni comunali in cui accantonò il simbolo di Forza Italia per poi mettere quello di Forza Sava e aggregarsi allo strano centro sinistra che vedeva resuscitato il candidato sindaco Mario Pichierri?

Arturo De Cataldo ha fatto sempre quello che ha voluto lui, della serie “padre-padrone-padre eterno”. Ma sì, solo nella massima assiste istituzionale avveniva questo. Solo lì. E oggi lo troviamo a tessere le lodi a Daria IAIA, suo acerrimo avversario politico nel Consiglio comunale, che si aggrega, sempre con il simbolo Forza Italia, alla compagine del centro destra che, politicamente, ci sta. Ma oltre a tutto questo è bene che racconti quello che è successo 8 anni fa, ed esattamente nel 2014. Di sua iniziativa, De Cataldo convocò i candidati sindaci dell’opposizione della tornata elettorale di due anni prima, per l’esattezza la prima investitura dello IAIA nel nostro Palazzo municipale.

E in quella esperienza elettorale ci fui anche io, con modesti e dignitosi 430 voti che non mi permisero lo scatto al Consiglio comunale. Bene, De Cataldo ci convocò a tutti e in quell’incontro c’ero io, c’era il PD, c’era Ivano Decataldo di Sava in Movimento. Insomma quei candidati sindaci delle comunali del 2012. Tema dell’incontro? Arturo De Cataldo ci prospettò che c’era la possibilità, passando dal TAR (Tribunale Amministrativo Regionale), che il Bilancio approvato dall’amministrazione IAIA poteva essere bocciato in quanto non erano state rispettate alcune scadenze.

E quindi? Con la bocciatura del Bilancio, automaticamente, il prefetto scioglieva il Consiglio comunale e si andava alle elezioni. Tutti i convocati concordammo su questa linea. Il PD, riferisco le testuali parole dei suoi rappresentati (tra cui il geometra Giuseppe Lamusta) disse: “Se dobbiamo andare al TAR l’azione deve essere congiunta di tutti i partecipati a questo tavolo”.

Ci fu un assenso totale, nessuna obiezione. De Cataldo mette in evidenza che per far partire il ricorso al TAR ci voglio i soldi per l’avvocato. Nessun problema: sull’immediato io diedi la mia disponibilità con 200 euro, Sava in Movimento con 100euro e anche il PD si mostrò partecipe alle spese da sostenere. Dopo questo primo incontro, nella sede di Sava in Movimento, ci fu un secondo incontro nella sede locale di Forza Italia e fu suggellato questo accordo, presente anche l’azzurro Giuseppe Chianura. Ora aspettavamo che dalle parole di Arturo De Cataldo, avvocato amministrativista e quindi esperto in materia, si passasse ai fatti.

E nei giorni a seguire mi recai nello studio legale di De Cataldo e, con Gianluca Sileno occasionalmente presente (allora Consigliere comunale), il colpo di scena! Non si può fare più il ricorso al TAR perché verrebbe bocciato! Addirittura: un avvocato amministrativista, esperto in materia, prima dice una cosa e poi ne dice un’altra.

La mia domanda, da inesperto in materia fu: “Ma il ricorso al TAR lo può fare solo un Consigliere comunale?”

Arturo De Cataldo disse sì. Bugiardo!

Il ricorso al TAR lo può fare qualunque cittadino. Il mio sospetto fu che questa azione al TAR fu barattata da De Cataldo verso Dario IAIA, non sappiamo in virtù di che cosa. Questo è Arturo De Cataldo.

Molti, nella coalizione di IAIA, guardano con sospetto questo nuovo ingresso nel centro destra savese di Forza Italia.

E non hanno tutti i torti …

 

Giovanni Caforio        

viv@voce

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