“SAVA VOLTA PAGINA”. Il candidato sindaco Giulio Rossetti, Enrico Consoli e Gionata Pesare illustrano il programma
Comitato elettorale in Piazza della Vittoria. Avviato il primo appuntamento del giovedì con i savesi sui temi del centro sinistra
E’ stato Giulio Rossetti, candidato sindaco della coalizione ad aprire l’incontro. In questo confronto con i cittadini si è fatto promotore delle difficoltà e delle necessita del paese.
“Sava volta pagina. E basta con i Palazzi chiusi dalla politica”, questo è stato il messaggio eloquente scandito dal tavolo dei relatori.
Rossetti ha rimarcato che “noi il programma lo vogliamo scrivere insieme ai cittadini e su misura del nostro paese”. E se qualcuno ha creduto che fosse una chimera, il candidato sindaco ha affermato che “non si deve trattare del libro dei sogni, ma di interventi che effettivamente siano realizzabili perché non si vuole deludere la cittadinanza savese”.
E sul programma del centro sinistra ha sottolineato che ci vuole “una Sava attrattiva, che migliori la qualità della vita dei cittadini, che guardi alla cultura, che veda il nostro paese fare rete con gli altri Comuni”.
Ma oltre questi aspetti Rossetti ha sottolineato anche l’aspetto economico produttivo lanciando “importanti iniziative per il settore del commercio”.
E sul sociale ha rimarcato “il sostegno alle associazioni che occupano una importante branca nella vita quotidiana del paese”.
E così dopo l’intervento del candidato sindaco Rossetti, è stata la volta di Enrico Consoli, che rappresentava le due liste della coalizione (“Una strada diversa” e “Sava in movimento”). Sonoro l’intervento di apertura di Consoli dal tavolo: “Il principio guida della coalizione deve essere la partecipazione, attraverso l’ascolto della cittadinanza e l’utilizzo degli strumenti di partecipazione popolare già previsti dallo statuto”.
Secondo il candidato di ‘Una Sava Diversa’ “bisogna puntare sulla mobilità sostenibile per contrastare il traffico (piste ciclabili, minibus comunali elettrici, incentivi alla mobilità pedonale), sulla difesa dell’ambiente, sul rilancio di artigianato e commercio e sugli incentivi alla nascita di nuove imprese innovative (startup e Pmi)”.
Consoli va oltre, senza lasciare indietro “la cultura e il turismo di prossimità, lo sport attraverso nuove strutture che sfruttino le risorse del PNRR”. E ricorda che “la prossima amministrazione deve operare per contrastare le nuove povertà attraverso cooperative di comunità costituite da disoccupati e centri per anziani che non siano ghetti ma spazi di socialità”.
E nella chiusura del suo intervento ricorda che “è necessaria una consulta per coinvolgere i savesi residenti in altri Comuni”.
Dopo Consoli è la volta di Gionata Pesare, giovane pimpante e di belle speranze nel panorama politico savese. A lui bisogna dare atto, secondo il nostro giornale, di aver rivitalizzato un Partito Democratico che era diventato l’ultima ruota di scorta nel panorama politico locale.
Ed ecco l’apertura del suo intervento: “Premetto che da circa un anno e mezzo nel Partito Democratico, parallelamente alla ricostruzione del partito e alla definizione degli orizzonti politici, siamo stati impegnati nella stesura di un programma fatto di grandi e piccoli interventi”.
E sulla coalizione ha messo in evidenza che “sono stati molteplici i temi affrontati e i contributi ricevuti dai nostri iscritti. Il nostro candidato sindaco Giulio Rossetti, ha tenuto molto alla possibilità che si potesse allargare ad un contributo della cittadinanza, da questa richiesta è nata l’idea di “ascoltare la cittadinanza”, ogni settimana e per le prossime settimane, per creare un programma condiviso e partecipato”.
E dopo questa ultima affermazione ecco la stilettata all’amministrazione IAIA: “Sono dieci gli anni di questa amministrazione, i risultati sin qui ottenuti non siano mai andati oltre l’ordinario, ovvero la semplice sistemazione dell’esistente, a volte con risultati estremamente discutibili (vedesi piazza Padre Pio), trascurando la possibilità di apportare nuove visioni e opere per la comunità”.
E alla luce di tutto per Pesare tocca “alla politica il compito di aprire nuovi orizzonti e soprattutto di proporre idee concrete. Abbiamo individuato 4 macro aree di intervento. Ambiente, Cultura, Sociale e Grandi Opere”.
Eccole quali sono. “Per l’Ambiente pensiamo sia necessario ripulire le aree deturpate dai rifiuti, installare fototrappole per scoraggiare gli incivili; aumentare le ore di apertura dell’isola ecologica per agevolare il conferimento; organizzare periodicamente eventi di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata per riportare Sava fra i primi posti dei Comuni ricicloni con conseguente diminuzione della TARI”.
“Per la Cultura pensiamo sia necessaria una “Estate Savese”, per allietare e allettare chi resta in città durante il periodo estivo e, per conseguenza, attrarre i turisti stagionali. Estate Savese fatta di piccoli e grandi eventi, uno su tutti “Calici di Stelle” che deve assolutamente essere rilanciato e ampliato sul modello del festival della birra di Leverano, tanto per intenderci ed essere concreti”.
Ma ricorda anche al PD che “deve dire la sua. Pensiamo sia giusto rivedere le tariffe dell’asilo nido comunale, agevolando le fasce più deboli. Parimenti bisogna concordare con la regione ulteriori contributi per lo svuotamento delle fosse biologiche dai costi sempre più onerosi e insostenibili per i nostri cittadini che non possono farsi carico di colpe non proprie”.
E dopo aver ricordato che il PD deve tornare ad essere protagonista politico del nostro paese ha sottolineato “le cosiddette Grandi Opere. Non possiamo nel 2022 essere ancora sprovvisti di un PUMS (piano urbano mobilità sostenibile). Ci sono da tempo fondi pubblici che vanno assolutamente sfruttati per realizzare nelle periferie quella rete di piste ciclabili, di colonnine per ricarica auto elettriche, parcheggi per bici e acquisto di autobus elettrici per trasporto pubblico. Pensiamo inoltre che la riqualificazione di Piazza Europa sia necessaria e sotto gli occhi di tutti, tanto quanto abbisognano di una seria manutenzione le strade rurali”.
Chiude il suo intervento ricordando che “è arrivato il tempo di ripensare e di riqualificare Piazza Mercato come un’area mercatale fieristica; in buona sostanza rinnovarla dopo tanti anni di onorato servizio”.
Giovanni Caforio