SAVA (Ta). Prime crepe nella coalizione del centrodestra savese dopo la vittoria del 12 giugno?
Sembrerebbe proprio di sì. Prima patata bollente per il neo sindaco Gaetano Pichierri
A poco più da una settimana dall’esito elettorale vincente, all’interno della coalizione del centrodestra si comincia già a registrare, ancora per poco in modo ufficioso, la spaccatura nella Lega savese.
Motivo? Il neo Consigliere comunale Daniele Scardino, unico eletto nel partito di Salvini, pare che avrebbe preso seriamente le distanze dal fondatore savese della Lega l’uscente Consigliere comunale Domenico Gigante. Per la cronaca la Lega nella coalizione del centrodestra è arrivata al terzo posto e, secondo il classico manuale Cencelli, dovrebbe avere l’assessorato ai Lavori pubblici che nella passata amministrazione vedeva Giuseppe Saracino l’assessore in questa branca.
Il colpo di scena pare che è diventato la presa di posizione di Scardino, in quanto le voci di corridoio dicono che, non si fida di Domenico Gigante primo dei non eletti.
E da qui sembra che Scardino sta trattando a ruota libera con il neo sindaco Gaetano Pichierri per avere la Presidenza del Consiglio, scavalcando il direttivo della Lega. Quindi Scardino, Consigliere comunale eletto con i voti della Lega sta abbandonando il partito che lo ha agevolato nella elezione verso il Consiglio comunale. Se questo tassello si incastona, cioè che Scardino sta per diventare per davvero Presidente del Consiglio, il sindaco Gaetano Pichierri deve riflettere ben bene, su tutto dare una importanza di un certo rilievo istituzionale che, secondo il nostro giornale, Daniele Scardino non ha.
Daniele Scardino è stato: prima nel centrodestra, poi nel centrosinistra e di seguito abbandonando i banchi dell’opposizione del PD per poi abbracciare la maggioranza fondando l’UDC. Dopo l’UDC ha aderito alla Lega e ora pare che ha abbandonato la Lega. Ottime referenze per un neo Presidente del Consiglio!
E questo è il primo banco di prova per Gaetano Pichierri. E da qui si comincerà a misurare la sua valenza. Ipotizziamo che a Scardino viene concessa la massima carica istituzionale savese, oltre al fatto che la Lega automaticamente viene messa fuorigioco, si libera il terzo posto in quanto c’è bello e pronto, sempre secondo il classico manuale Cencelli, l’assessorato ai Lavori pubblici.
E chi secondo voi dovrebbe avere questo Assessorato? L’uscente Giuseppe Saracino che dal quarto posto iniziale, in base ai voti della sua lista ottenuti, balzerebbe al terzo posto ed ecco riavuto il suo Assessorato appena lasciato. Certo queste possono essere ipotesi ma molto vicine, vicinissime, alla realtà.
Qualcuno dice, e forse su questo non sbaglia di molto, che in tutto questo c’è lo zampino di Dario IAIA, diventato ora semplice Consigliere comunale ma ipotetico e vero regista di tutta questa manovra.
Ma sempre stando alle voci di corridoio sulla graticola pare che sta anche l’uscente assessore all’Ambiente e all’Ecologia Mirko Piccolo che da 450 voti della passata legislatura ha ottenuto circa 650 voti in questa tornata elettorale.
Forza Italia? E’ stata quasi ridotta ai minimi termini dopo il referto delle elezioni del 12 giugno: un modestissimo 7,21% con soli 633 voti. C’è da pensare seriamente sul futuro del partito degli azzurri savese. Da questo esito elettorale, che somiglia a quello di una lista civica, la domanda è: ma le segreterie provinciali e quelle regionali sanno in che condizioni versa il partito di Berlusconi nel nostro paese?
E poi, ci sono le quote rosa: almeno due donne in amministrazione.
Vedremo le potenziali scelte, sempre se saranno le sue, del neo sindaco Gaetano Pichierri …
Giovanni Caforio