MANDURIA. “Le deleghe ai Consiglieri comunali: orpelli da mercatino dell’usato?”
Nota stampa del movimento civico “Con Manduria”
All’alba del superamento della crisi di maggioranza, con una manovra degna della Prima Repubblica, il Sindaco, dopo oltre un anno e mezzo di governo, designava diverse deleghe ai Consiglieri comunali, rimasti a mani vuote nelle diverse tornate di incarichi, forse per ringraziarli della ritrovata stabilità.
Sono passati diversi mesi da tale atto di conferimento, tuttavia stentiamo a notare contributi e consultazioni positive, che siano risultato del compito assegnato a tali Consiglieri comunali.
Se è vero che ciò non prevede come conseguenza il potere di adottare atti a rilevanza esterna o, anche solo, meramente interna, ciò non significa che si tratti di una medaglietta da giacca priva di potenziali utilità. Anzi, il Consigliere può – a seguito del conferimento – agire a supporto dell’Assessore al ramo o del Sindaco per raggiungere risultati ulteriori all’attività della giunta, scopo primario pensato dal legislatore e posto, di fatto, alla base della norma di conferimento di potere.
Detto ciò, stentiamo a ritrovare briciole di questa collaborazione nella nostra realtà locale. È il caso del settore “Ambito di Zona 7” per cui non è dato conoscere quali siano gli apporti e le collaborazioni messe in atto in tal senso. Sicuramente vi è stato poco coinvolgimento nei tavoli istituzionali da parte dell’Assessora ai servizi sociali.
Sorte non dissimile anche per le altre deleghe conferite agli altrettanti Consiglieri (delega in materia di randagismo; delega in materia di Tributi; delega in materia di Sanità; delega in materia di Verde pubblico e tante altre) di fatto prive di ogni apporto programmatico e costruttivo sia nell’attività quotidiana di gestione dell’attività amministrativa, sia in consiglio comunale nel quale scarsi sono gli apporti in termini di intervento e costruzione intorno agli atti votati nella massima assise e di competenza, di volta in volta, di uno e dell’altro settore.
In conclusione, insomma, deleghe ampie e quasi plenipotenziarie ma di fatto vuote, forse troppo assorbite nello spazio degli assessori, che molto poco sembrano cedere in favore della collaborazione con la loro stessa maggioranza. Il problema di certo non sono le vacue deleghe conferite ma le mancate risposte in tutti i settori del nostro territorio che i cittadini aspettano ormai da troppo tempo e per troppo tempo rimasti inascoltati.
Noi di Con Manduria ancora oggi non riusciamo a spiegarci come mai siamo l’unico comune d’Italia a non avere un assessore al bilancio, tassello fondamentale per un’amministrazione.
Continueremo comunque a produrre proposte di soluzione ai tanti problemi che attanagliano la città, sperando che l’amministrazione Pecoraro si liberi dell’immobilismo in cui sinora è confinata.