SAVA (Ta). FdI ha ottenuto 73.316 voti ma l’euforia di Dario IAIA, al Parlamento, non conosce limiti
Un manifesto che esalta molto, oltre il dovuto, i meriti de ”lu franchiddesi”, come noi simpaticamente lo chiamiamo
Per la cronaca, nel Collegio uninominale Puglia U08 Taranto, ogni lista o partito aveva solo un candidato.Quindi ogni candidato di ogni movimento politico era presente da solo nel collegio. Per tanto tutti i voti che una lista o un partito prendeva diventavano punto di riferimento per la potenziale elezione al Parlamento della nostra Repubblica.
Era nell’aria che il partito della Meloni era in pole position su tutto il territorio nazionale. Successo questo, della Meloni che ha trascinato una buona parte dei suoi candidati verso la massima assise della nostra Italia. E questo grazie anche alla famigerata legge elettorale che premia le coalizioni che arrivano prima a tagliare il nastro. Pertanto i numeri di ogni partito o movimento diventano quasi relativi nel momento in cui non si aggregano ad una coalizione.
E da qui basta vedere i numeri, che non fanno parte della cordata della Meloni, che sono maggiori rispetto a chi ha vinto la competizione con la coalizione. Particolare non ultimo la mancanza delle preferenze. Tema quest’ultimo sempre dibattuto e mai risolto. Prima della competizione elettorale dicemmo chiaro e tondo che Dario IAIA avrebbe avuto possibilità di elezione al Parlamento solo se l’effetto Meloni si fosse confermato anche nella nostra Puglia. Da premettere anche la tagliola dei 300 parlamenti: da 900 nella penultima legislatura ai 600 di questo nuovo inizio iter parlamentare.
Quindi ci trovavamo davanti a uno scenario nuovo tutto da documentare. Per certi aspetti la Meloni è stata premiata dall’elettorato nazionale in quanto non ha avuto nessuna responsabilità politica in questa passata legislatura. E se vediamo con occhio attento, tutti i partiti che hanno fatto parte del governo Draghi quasi tutti hanno perso moltissimi voti.
A cominciare ai 5S che hanno visto dimezzato il loro elettorato.
La Lega di Salvini, anche lei dimezzata.
Forza Italia in caduta libera.
Il Partito democratico diventato un oggetto ibrido e fuori dal mondo in quanto peggio di Letta ha fatto solo Renzi che precipitò il partito al 16%.
Per non parlare del duo Renzi-Calenda, veri e propri personaggi che nella serie collodiana, o meglio impersonificando al meglio il “gatto e la volpe”, farebbero senz’altro una degna figura.
Andando a Dario IAIA ha avuto una incredibile fortuna, in questo momento storico, a salire le scale di Montecitorio.
Ma è stato baciato dalla dea bendata anche il vice sindaco di Maruggio, Giovanni Maiorano. Anche lui di FdI in quanto candidato nel Collegio plurinominale, e quindi senza preferenza, e deve essere grato anche lui alla Meloni.
Tutto qui. I meriti, se mai ci dovessero essere, sono tutti della Meloni e non serve elogiarsi quando la logica delle cose dice ben altro.
E quando si dice che “nella vita, a volte, ci vuole più culo che giudizio”, questa è la prova lampante.
Giovanni Caforio