CISL FP Puglia Sanità Privata e Terzo Settore. “EQUITÀ CONTRATTUALE PER I LAVORATORI DELLA SANITÀ PRIVATA”
Intervento della coordinatrice Flavia Ciracì
Attualmente esistono nei settori sanità privata, Rsa e socio-assistenziale, contratti di lavoro bloccati da diversi anni, che purtroppo evidenziano gravi disparità economiche e normative rispetto al contratto della sanità pubblica.
Auspichiamo che il nuovo Governo si faccia da garante affinché tutte le associazioni datoriali, che operano nei settori della sanità privata, decidano di sedersi ai tavoli negoziali e di avviare una nuova stagione di rinnovi contrattuali, finalizzata al riconoscimento di retribuzioni dignitose, valorizzazioni economiche e progressioni di carriera.
Per realizzare ciò è indispensabile assicurare, dopo dieci anni di attesa, un adeguato aggiornamento delle tariffe anche a copertura dell’aumento dei costi per il personale, al fine di combattere il diffuso fenomeno del dumping contrattuale, che indurrebbe non solo ad un peggioramento della qualità delle prestazioni sanitarie ma anche ad un aumento del lavoro precario, sottopagato e super fruttato.
Una società che non metta al centro della propria agenda la sanità è una società priva di futuro sostenibile ed inclusivo.
E’ necessario, perciò, cambiare ritmo e programmazioni economiche di bilancio, non fosse altro che per la continua ed inarrestabile emigrazione delle eccellenze, dei giovani e delle molteplici professionalità che, in assenza di stipendi dignitosi e di contratti in linea con gli altri paesi europei, rende l’Italia preda di speculazioni e terra di conquista, ad opera di investitori privi di scrupoli.
Si deve intervenire tempestivamente, prima che sia troppo tardi ma soprattutto, si devono ascoltare le parti sociali.
La Cisl Fp da tempo ha lanciato queste grida d’allarme!
È indispensabile fin da subito, una presa di coscienza da parte delle Istituzioni centrali e periferiche ed una politica mirata alla risoluzione delle emergenze sociali che attanagliano da tempo il Paese ed il nostro Mezzogiorno in particolare.
Si sblocchino, dunque, i contratti nazionali della sanità privata e del Terzo settore, fermi da troppi anni; è una battaglia di equità sociale che potrebbe assicurare maggiori tutele e diritti a tutti gli operatori ed alle comunità.