TARANTO. Presentazione di “QUANTI – Truciolature, scie, onde– 1999/2019”, vincitore del Premio Viareggio 2021, del poeta Flavio Santi
Giovedì 15 dicembre 2022, alle ore 17.30 verrà presentato il libro di poesie al MUDIT (Museo degli Illustri Tarantini), in Via Plateja n. 51, con la presenza dell’autore
Saluti istituzionali dell’Assessore alla Cultura di Taranto, Fabiano Marti. Introdurrà la serata Aldo Perrone. Relazionerà Barbara Gortan. Leggerà le poesie Roberta Fiordiponti.
L’evento si svolgerà presso la Masseria Solito (già residenza della famiglia di Cesare Giulio Viola), per l’impegno dell’Associazione Culturale GRUPPO TARANTO e Società Cooperativa MUSEION. La Mostra resterà aperta fino al 10 gennaio 2023
In seguito, venerdì 16 dicembre 2022, alle ore 17.30 verrà inaugurata la Mostra Leonida di Taranto, con Quasimodo, torna nella sua città in veste moderna, con un intervento di Flavio Santi – vincitore del Premio Viareggio 2021 – che nel catalogo scrive la prefazione, e di Aldo Perrone, presidente del Gruppo Taranto, autore del catalogo. La cittadinanza è invitata. Ingresso libero e gratuito.
Per la prima volta saranno in visione tutte le lettere autografe inedite inviate a Taranto, del carteggio con l’operatore culturale e giornalista il tarantino Antonio Rizzo, e il libro d’arte in folio (copia F) dell’Apollinaire, ed un secondo libro, n. uno della seconda serie, in folio (donato dalla signora Perrone al marito nel 1968),le lettere ed altri documenti rarissimi messi a disposizione dall’Associazione Culturale Gruppo Taranto.
“Quanti – truciolature, scie, onde 1999-2019”, scrive Niccolò Scaffai, ha una poesia che congela la storia. O meglio, queste liriche “sono la storia di un individuo e la rielaborazione che questo fa di essa attraverso il ricordo a <formare> la persona”.
Naturalmente è il tormento della forma che risulta reggere la realizzazione poetica del testo.
Flavio Santi vive nel pavese, è nato nel 1973 ad Alessandria, ma è di origine friulane (di Colloredo di Montalbano, ai tempi in provincia di Udine).
Si è laureato con una tesi su Giasone del Maino, insigne umanista, insigne giurista; oggi la sua voce nella Treccani è di Flavio Santi, il quale, docente universitario ed accademico, oltre a poesie, romanzi e racconti ha svolto – e svolge – una copiosa attività di saggista, di storico e di traduttore.