Dalla Puglia: con le filiere innovazione e sostenibilità in agricoltura
A Massafra il primo incontro tra 64 aziende, 2 università ed enti del comparto agricolo e agroalimentare che hanno aderito a tre Contratti di filiera
«I contratti di filiera rappresentano una importante opportunità per le tante piccole e medie imprese che costituiscono il tessuto connettivo dell’agricoltura meridionale, mettendole in condizione di affrontare e vincere le sfide della globalizzazione»: lo ha detto l’on. Gianfranco Chiarelli, Commissario straordinario della Camera di Commercio, intervenendo al workshop “Filiere: inizio di un percorso” tenutosi a Massafra presso la sede del Consorzio Global Fresh Fruit.
La manifestazione, alla quale erano presenti i rappresentanti delle principali associazioni datoriali di categoria, ha rappresentato il primo incontro tra tutti gli attori partecipanti ai tre progetti di filiera candidati al V bando Mipaaf grazie a “facciamoFILIERA”, una società di consulenza fondata dalle affermate professioniste pugliesi Daniela Barreca e Grazia Bozza, attive da anni nel comparto agricolo e agroalimentare.
Sono loro ad aver creato le tre reti che hanno candidato al V bando Mipaaf – per complessivi 56 milioni di euro – altrettanti progetti di filiera, come ha spiegato aprendo il workshop Daniela Barreca, Amministratore Unico di “facciamoFILIERA”: «I tre progetti sono stati sottoscritti complessivamente da 59 aziende operanti nella produzione primaria della Puglia, Basilicata e Sicilia, da 5 realtà imprenditoriali di trasformazione e commercializzazione del settore, dall’Università degli Studi di Basilicata e dall’Istituto Euro-Mediterraneo di Scienza e Tecnologia dell’Università di Palermo; ringrazio le associazioni di categoria intervenute e auspico che si possa aprire un confronto con tutte queste realtà del comparto».
«Uno dei progetti di filiera – ha poi spiegato Daniela Barreca – riguarda il mandorlo quale utile e remunerativa coltivazione sui terreni colpiti dalla Xylella, un altro è per la produzione di farine alternative provenienti da leguminose, in particolare da lenticchie e ceci, e della pasta prodotta con le stesse, mentre il terzo è per lo sviluppo di una agricoltura biologica fortemente innovativa».
Oltre le aziende, in questi progetti ha creduto anche il mondo delle Istituzioni. Agromed, Società Benefit della Camera di Commercio di Taranto, ha aderito ai contratti di filiera per i quali, come ha confermato nell’occasione il Presidente Dott. Vincenzo Cesario, Agromed potrà rappresentare la piattaforma logistica intermodale con la sua infrastruttura vicina al porto di Taranto, all’aeroporto di Grottaglie e all’Autostrada A14.
Al workshop, moderato dal giornalista Marco Amatimaggio, sono intervenuti i rappresentanti dei due istituti di ricerca universitari partner dei contratti di filiera: il Prof. Giovanni di Rienzo, Docente della Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari e Ambientali della Università della Basilicata, ha annunciato che, per la filiera della Mandorla e quella delle farine alternative, si occuperà di nuovi e innovativi sistemi di conservazione del prodotto finito adottando tecnologie sempre più ecosostenibili, tra cui un contenitore che, per le sue ridotte dimensioni, potrà essere adottato da qualsiasi azienda e sarà utilizzabile anche per il trasporto.
Il Dott. Dario Polizzi dell’Istituto Euromediterraneo di Scienza e Tecnologia dell’Università di Palermo ha spiegato che saranno ricercate, riguardo la filiera multiprodotto con regime di produzione biologico, nuove colture in grado di tollerare i cambiamenti climatici limitando sempre più il ricorso ad agrofarmaci.
Sono produzioni dall’elevato livello nutraceutico in grado di soddisfare le esigenze di un consumatore sempre più attento al benessere e alla qualità dei prodotti.
È poi intervenuto il Dott. Walter Gambino di Agroqualità S.p.A., società del gruppo RINA e del Sistema Camerale Italiano che metterà a disposizione dei progetti di filiera la capacità certificativa indirizzata sia agli aspetti di sicurezza alimentare sia alla valorizzazione della qualità del prodotto, assicurando il rispetto delle buone pratiche di coltivazione e trasformazione.
Il Dott. Enzo Dota, presidente di Rete del Mediterraneo, ha presentato al workshop il suo network che si occuperà della promozione del prodotto e, aspetto fortemente innovativo, anche della valorizzazione turistica di ciascuno areale nel quale ricade ogni singolo anello della filiera, creando così un circuito virtuoso di valorizzazione del Made in Italy legato alla enogastronomia ed al turismo enogastronomico.
Intervenendo al workshop la Dott.ssa Grazia Bozza, socia e founder di “facciamoFILIERA”, ha sottolineato come la vera novità di questi tre contratti di filiera è la presenza nelle tre reti di attori in grado di realizzare tutti i cicli aziendali: economico, finanziario e tecnico. «Inoltre “facciamoFILIERA” – ha detto Grazia Bozza – mette a disposizione delle aziende un team di affermati professionisti che le supporteranno in tutte le loro esigenze, non solo nella fase della elaborazione e presentazione del progetto, ma anche in seguito affiancandole nel percorso».
Questa è la innovativa formula che ha portato tante aziende e istituzioni di tre regioni meridionali – Puglia, Basilicata e Sicilia – ad aderire ai tre contratti di filiera; tra queste il Consorzio Global Fresh Fruit, individuato dalle due professioniste di “facciamoFILIERA” come capofila e proponente dei tre progetti, scelto per la credibilità e l’autorevolezza acquisite operando su un areale che si stende dal Salento fino alla Calabria.
Chiudendo i lavori del workshop il Dott. Francesco De Filippis, Presidente del Consorzio Global Fresh Fruit, ha esordito affermando: «All’iniziativa il Consorzio ha apportato l’importante know how acquisita in otto anni sottoscrivendo un contratto di filiera con Barilla per la produzione del Grano Aureo per il top quality brand “Voiello”, un’attività che ci ha sempre visto lavorare a favore dei nostri consorziati confrontandoci liberamente con tutte le organizzazioni datoriali e sindacali del comparto agricolo. Per noi, come penso per tutte le aziende aderenti, i tre progetti rappresentano soprattutto una straordinaria opportunità per fare finalmente il vero “salto di qualità”, in quanto ci vedono non più semplici sottoscrittori di un progetto di terzi, ma protagonisti del nostro futuro: Sono progetti di filiera credibili e sostenibili che ci permetteranno di confrontarci con autorevolezza a livello nazionale ed europeo, tanto che a febbraio li presenteremo a Berlino a Fruit Logistica, la più importante manifestazione specializzata a livello europeo».
«Molti nostri partner – ha concluso Francesco De Filippis – ritenendo i progetti comunque sostenibili anche con la finanza ordinaria, hanno già manifestato l’intenzione di iniziare a realizzarli anche senza aspettare gli esiti del V Bando del Mipaaf, attesi nella prossima primavera. Su questo a breve realizzeremo un tavolo tecnico per confrontarci: questo workshop rappresenta l’inizio di un percorso con le filiere!»
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