Proroga dehors. Intermite (Casaimpresa/Confesercenti: “Bene lo slittamento della scadenza. Intanto si ripensi l’organizzazione degli spazi esterni in vista del termine”

Proroga dehors. Intermite (Casaimpresa/Confesercenti: “Bene lo slittamento della scadenza. Intanto si ripensi l’organizzazione degli spazi esterni in vista del termine”

“Salutiamo con favore  la proroga, per ulteriori sei mesi a far data dal 1° gennaio prossimo,  dei dehors grazie all’approvazione del relativo emendamento alla manovra finanziaria, approvato dalla commissione  Bilancio della Camera”

Francesca Intermite, presidente di Casaimpresa/Confesercenti interviene in merito alla novità delle ultime ore sulla quale l’associazione si è più volte espressa.

“La  proroga delle deroghe esistenti – prosegue la presidente – certamente consente ai titolari dei pubblici esercizi di continuare ad operare in continuità, sull’onda di quello che è stato deciso durante l’emergenza sanitaria per permettere di usufruire degli spazi esterni, occupandoli con sedie e tavolini. Ne cogliano dunque gli aspetti positivi non senza però invitare le amministrazioni comunali ad avviare una riflessione seria in merito affinché si utilizzi questo tempo, sei mesi appunto, per studiare soluzioni ad hoc, mirate a ripensare il periodo che verrà quando le deroghe saranno scadute.

Vanno inoltre stimolati i Comuni affinché intervengano a sostegno delle categorie del pubblico esercizio con delle riduzioni dei canoni per l’occupazione degli spazi che, in molti casi sono insostenibili, dato il momento di estrema difficoltà che vive questo settore probabilmente più di altri.

E’ chiaro che, in questo periodo, con i costi alle stelle e l’inflazione che aumenta, gli avventori cercano di risparmiare su quello che ritengono superfluo come appunto può essere il pranzo fuori o addirittura anche il solo caffè al bar. Fatto che chiaramente si ripercuote sull’andamento delle attività che invece attendono con  ansia le festività come occasione di ripresa.

Da queste considerazioni, pensiamo si debba partire per fare in modo che si lavori per creare condizioni di lavoro più idonee per i pubblici esercizi, ormai allo stremo, ed insieme per il  miglioramento della vivibilità cittadina”.

 

viv@voce

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