Manduria. “MAESTRIE… di altri”

Manduria. “MAESTRIE… di altri”

Nota stampa dei movimenti civici Manduria Migliore – Federcivica

Nella continua ricerca del far finta di organizzare qualcosa questa volta l’amministrazione Pecoraro si è superata. Realizza, patrocina e sponsorizza l’evento “Maestrie, l’arte del fare”, che consiste in due giorni di manifestazioni con al centro le grandi abilità artigianali, fotografia, ceramica, sartoria, enogastronomia.

Tutto molto bello, ne converremmo anche noi, non fosse che praticamente nessuna delle aziende generosamente sponsorizzate e rese protagoniste dell’evento in questione è un’espressione del nostro territorio. Si va infatti da aziende e artisti che hanno sede a Monopoli, Grottaglie, a Noicattaro, Brindisi e San Donato di Lecce, solo per elencarne alcune.

Ora, che questa amministrazione già senza idee né talento tenesse in poco o nessun conto le realtà imprenditoriali locali, alle quali anzi non si fa mancare mai l’occasione di imporre nuove ed aumentate imposte, regolamenti, determine, delibere e tutto ciò che possa intralciare il già poco lavoro rimasto, era già argomento assodato per gran parte della cittadinanza.

Ciò che non si spiega è come si possa pensare di continuare a far di tutto per far chiudere le attività locali, e nel contempo organizzare un evento per promuovere altre realtà economiche e commerciali che con il nostro territorio nulla hanno a che spartire né mai lo avranno.

Probabilmente l’unica spiegazione plausibile è che nel vuoto pneumatico che si respira in questa povera città da poco più di due anni a questa parte, grazie a questa disgraziata sindacatura Pecoraro, organizzare qualcosa, qualsiasi cosa, viene ritenuto meglio di niente.

Il nostro parere è invece che questo territorio meriti di meglio, degli eventi ed una pianificazione turistica, commerciale ed economica basati sulla sua specificità, sulle sue ricchezze, sulle sue tradizioni. Ma si sa, programmare cose serie costa tempo e fatica, meglio per l’Assessorato alle Attività Produttive e l’Assessorato alla Cultura subappaltare eventi già pronti. Senza rendersi nemmeno conto della concorrenza, sleale, che fanno al nostro territorio e al nostro tessuto economico.

 

 

viv@voce

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