LEPORANO. Presidente del Consiglio Tomai premiata dal circolo MCL Torricella
Ieri sera, al Presidente del Consiglio del Comune di Leporano Giovanna Tomai è stata consegnata la targa Mimosa 2023, in occasione della giornata dedicata alle donne
Il premio è stato conferito dalla presidente del MCL (Movimento Cristiano dei Lavoratori) circolo di Torricella Grazia Pignatelli e dall’onorevole Giovanni Maiorano, con la seguente motivazione: «A una donna forte e tenace che ha trovato il coraggio in sé stessa, perché crede nei valori di una politica trasparente come la sua personalità».
«Ringrazio la presidente Pignatelli – ha dichiarato Tomai – e la segretaria Cotrina Orlando, professioniste molto competenti che in un solo anno hanno contribuito alla crescita del circolo di Torricella. Questa terra mi è molto cara perché è qui che la mia militanza è iniziata».
Il Presidente del Consiglio ricorda con grande stima e affetto l’onorevole Pietro Franzoso.
«La sua costante attenzione – ha detto – alle dinamiche territoriali sono state una grande fonte di ispirazione e di insegnamento per me. Sono orgogliosa di essere premiata dall’onorevole Maiorano che, dopo tanti anni, siede degnamente al suo posto. E questo premio – continua Tomai – lo dedico a una donna straordinaria, l’assessore Iolanda Lotta, con cui lavoro fianco a fianco ogni giorno».
La riflessione di Tomai sullo stato dell’emancipazione femminile italiana.
«Credo che l’Italia sia pronta – ha confermato – ad accogliere il cambiamento, perché le elezioni della prima donna alla guida del Consiglio dei ministri e della segreteria di partito, l’hanno dimostrato. Siamo sulla buona strada ma dovremmo continuare a lavorare tanto, sulla sensibilizzazione delle tematiche di genere, soprattutto tra le piccole comunità». Il suo messaggio di speranza: «Vorrei che le ragazze, casalinghe – ha concluso – mamme, studentesse e lavoratrici, ricordino sempre che il futuro è nelle loro mani e sono le uniche padrone del destino e solo loro hanno il potere di cambiarlo. Le donne non lascino che la loro vita sia vissuta all’ombra degli altri ma devono operare quotidianamente per renderla unica».