Danni gelo, Cia Puglia: positivo l’annuncio del Ministro Martina di concedere la deroga al fondo di solidarietà

Danni gelo, Cia Puglia: positivo l’annuncio del Ministro Martina di concedere la deroga al fondo di solidarietà

Danni da nevicate e gelate: positivo l’annuncio del Ministro Martina di concedere la deroga al fondo di solidarietà

Il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina ha annunciato la deroga al fondo di solidarietà per garantire anche alle aziende non assicurate il risarcimento dei danni subiti a causa del maltempo delle settimane scorse.

“Abbiamo appreso dai nostri parlamentari di questo annuncio avvenuto ieri da parte del Ministro Martina – dichiara il presidente della Cia Puglia Raffaele Carrabba – e non possiamo che esprimere un parere favorevole a riguardo, in quanto la deroga al fondo di solidarietà per garantire anche alle aziende non assicurate il risarcimento dei danni subiti dalle nevicate e gelate, che hanno interessato la Puglia dal 5 all’11 gennaio scorso, rientra tra le richieste che come Cia abbiamo avanzato all’indomani dell’evento a Governo e Regione.

Diamo atto, dunque, al Ministro Martina di aver recepito una esigenza fondamentale delle nostre aziende agricole, pesantemente colpite dall’ondata di gelo. Restiamo in attesa di conoscere da Governo e Regione Puglia quali saranno gli altri provvedimenti che si intende adottare per venire incontro agli ingenti danni subiti dagli agricoltori pugliesi – prosegue Carrabba -. Ribadiamo che l’eccezionalità dell’ondata di maltempo che ha investito la nostra regione richiede risorse aggiuntive ad erogazione immediata, agevolazioni fiscali e sgravi contributivi che permettano alle aziende agricole pesantemente danneggiate di riprendere l’attività. In primis, mutuando il modello adottato per le zone colpite dal terremoto andrebbe snellita la burocrazia per garantire tempi davvero rapidi di ripristino, altrimenti appesantiti da procedure lente, farraginose e talvolta inefficaci e tardive”.

Le intense nevicate e le forti gelate che hanno interessato tutta la Puglia nei giorni scorsi hanno irrimediabilmente compromesso le colture, abbattuto e distrutto impianti e strutture (serre, capannoni, tendoni), decimato numerosi allevamenti. Moltissime aziende agricole sono rimaste isolate e senza corrente, impossibilitate ad utilizzare le strade extraurbane, e centinaia di aziende zootecniche hanno buttato migliaia di ettolitri di latte a causa del mancato conferimento.

“Alle aziende agricole e zootecniche pugliesi deve essere risarcito interamente il valore delle produzioni sia arboree che erbacee ed orticole, del latte  andato irrimediabilmente perso, dei capi di bestiame deceduti a migliaia – puntualizza il Presidente Carrabba – Le perdite per ulivo, vite e agrumi vanno calcolate tenendo conto che si ripercuoteranno per i prossimi quattro anni”.

Nel documento inviato nelle settimane scorse a Governo e Regione Puglia, la CIA Puglia oltre a chiedere, appunto, una deroga all’art. 5 comma 4 del D. Lgs 102/2004 (e successive modifiche e integrazioni) relativo agli eventi assicurabili, ha chiesto: l’esonero per il 2017 e 2018 dei contributi previdenziali ed assistenziali relativi a CD (Coltivatori Diretti), IAP (Imprenditori Agricoli Professionali), OTD (Operai a Tempo Determinato) e OTI (Operai a Tempo Indeterminato); l’azzeramento dell’accisa per il carburante per l’anno in corso e l’abbattimento delle rate di mutui e prestiti in scadenza nel 2017; l’esenzione dell’Iva sugli acquisti e la conseguente compensazione dell’iva a debito riveniente dalle vendite per il 2017 e il 2018; l’esonero dal pagamento di imposte dirette gravanti su imprese agricole/agrituristiche per il prossimo biennio; l’estensione dell’esenzione IMU per gli anni 2017 e 2018 anche ai terreni e fabbricati colpiti dal maltempo che in condizioni normali non sono esonerati; il pagamento immediato di tutti i premi a saldo PAC 2016 e premi PSR; l’esonero dal pagamento del diritto annuale camerale per gli anni 2017 e 2018; il blocco di tutte le azioni esecutive e/o giudiziarie per le aziende ricadenti nel perimetro delle zone danneggiate dagli eventi calamitosi.

Per agevolare la ricostruzione di fabbricati rurali, stalle, serre e altre strutture, la Cia Puglia chiede di prevedere un credito d’imposta pari all’imposta sul valore aggiunto; finanziamenti a tasso zero per reimpianti e ricostruzione anche di vigneti e impianti arborei; fondi straordinari da affidare alla Protezione Civile per la ricostruzione delle infrastrutture e per il ripristino del potenziale produttivo, in aggiunta a quelli previsti già dal PSR; l’erogazione di un prestito di esercizio a tasso zero alle aziende danneggiate.

Nella lista delle richieste di Cia Puglia c’è anche una dotazione straordinaria di carburante per le aziende che hanno dovuto provvedere autonomamente a ripulire le strade e a liberare dalle neve campi e strutture, quelle che hanno perso capi di bestiame e quelle in cui sono caduti vigneti, alberi, capannoni o serre. Cia Puglia auspica, inoltre, interventi di sostegno per il ripristino delle tubature degli acquedotti danneggiate dal ghiaccio, per il reinnesto con materiale sano e certificato, e per la dotazione di prodotti fitosanitari per la cura delle fitopatie che insorgeranno dopo l’evento calamitoso.

“È necessario chiedere all’Unione Europea ulteriori risorse straordinarie – ribadisce il direttore regionale CIA Puglia Danilo Lolatte – Per il futuro, la nostra proposta è di costituire un fondo assicurativo per tutelare le aziende agricole dagli eventi naturali e dalle crisi di mercato, in parte coperto dalla fiscalità generale ed in parte dai fondi del PSR. Non possiamo più permetterci che i sacrifici di una vita vengano annientati dalle calamità.

I cambiamenti climatici in atto devono spingerci ad una approfondita e seria riflessione, che non si limiti al momento dell’emergenza, utile a predisporre misure strutturali in grado di salvaguardare il patrimonio zootecnico e agricolo pugliese. Abbiamo visto la disperazione negli occhi dei nostri agricoltori davanti alla devastazione nelle campagne e le loro vite non possono essere subordinate a tempi burocratici biblici. Aiutarli a ricostruire ora e subito è l’unica via per restituire speranza e reddito alle imprese”.

viv@voce

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