MASSAFRA. “Le verità sul Bilancio partecipato”
Nota stampa dei Giovani Democratici
Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale del 30 gennaio il sindaco, incalzato dal nostro consigliere comunale Ida Cardillo, ha dovuto ammettere diverse verità sul Bilancio Partecipato. Verità che non piaceranno ai cittadini e a quanti si sono messi in gioco nel concorso d’idee.
Il primo cittadino ha affermato che le risorse economiche per il Bilancio Partecipato sono poche e che l’amministrazione non ha una soluzione per permettere a tutti i cittadini di partecipare alla votazione. Sulle risorse economiche per realizzare i progetti non è stata fornita nessuna cifra.
Facendo una simulazione, nel caso vincessero le idee più costose, bisognerà trovare circa 100 mila euro. Quindi i progetti vincitori potrebbero non essere realizzati per carenza di fondi oppure si dovrà ricorrere, come affermato dal primo cittadino, ad un non ben precisato progetto di finanza o a delle sponsorizzazioni. Nessuna di queste ipotesi era contemplata nel bando di partecipazione e comunque non sono in linea con l’idea di bilancio partecipato.
A questo, si aggiunge che nella votazione che si conclude il 12 febbraio, sono esclusi i cittadini che non hanno una connessione internet. E’ paradossale che un’iniziativa, diffusa in tutto il mondo, con il fine di includere e stimolare la cittadinanza, non sia accessibile a tutti. Si discrimina una parte della popolazione che però con le sue tasse contribuisce al bilancio comunale. I dati 2014 dell’ISTAT indicano che l’Italia è agli ultimi posti tra i paesi europei per la diffusione di Internet.
La media nazionale dice che solo 6 persone su 10 sono connesse alla rete. In una situazione del generare come si può prevedere di fare una votazione, dove sono in ballo soldi pubblici, solo ed esclusivamente on-line?
Si esclude invece di includere. Un atteggiamento del genere va anche contro l’articolo 3 della Costituzione italiana.
Come Giovani Democratici da subito abbiamo puntualizzato come il sistema del Bilancio Partecipato fosse facilmente raggirabile per cui un progetto poteva essere votato innumerevoli volte da una sola persona inventando innumerevoli identità virtuali. Siamo soddisfatti del fatto che l`amministrazione abbia recepito il nostro suggerimento per rendere il voto univoco e non l’ennesima truffa. Continuiamo, come ha già fatto il PD in consiglio comunale, a chiedere di risolvere gli altri problemi del Bilancio Partecipato e indicare quante risorse si intendono stanziare.