MANDURIA. “Siamo in presenza di una emergenza educativa?”
Nota stampa congiunta della Federazione dei Verdi e del Movimento politico-culturale Giovani per Manduria
L’episodio di violenza di cui è stata vittima una docente della scuola “Enrico Fermi”, pur non volendo in alcun modo estenderne la portata, ci deve far riflettere. Le doverose manifestazioni di solidarietà alla docente e alla scuola, le iniziative che questa vorrà intraprendere non possono a nostro avviso esaurire la risposta che la città nel suo insieme deve dare a fenomeni di questo genere.
Occorre interrogarsi se il gesto incriminato sia solo un episodio singolo, frutto di rabbia incontrollata, o non sia piuttosto il sintomo di una crescente reciproca incomprensione tra scuola e famiglia, di una divergenza di vedute in merito ad obiettivi e metodi educativi, del venire meno di quel rapporto di fiducia e collaborazione che solo può garantire ai ragazzi un sano percorso formativo.
Ma, soprattutto, che non sia il sintomo dell’affermarsi, anche nella nostra città, di una visione del mondo in cui si consideri “normale” reagire con calci e pugni ad una minima frustrazione. Una visione del mondo che trova ampio spazio nei media e che purtroppo, nella imperante crisi di valori e riferimenti che caratterizza la nostra società ” liquida”, rischia di diventare il principale modello di comportamento per giovani e meno giovani.
Noi crediamo che la città debba prendere in seria considerazione questi segnali ed elaborare una politica di difesa, a partire dalle istituzioni.
Da troppo tempo si avverte la mancanza di una politica culturale, nel senso più ampio della parola, che affianchi le istituzioni scolastiche nella elaborazione di valori condivisi, che fornisca ascolto e supporto alle famiglie, che metta in rete tutte le risorse educative che la città offre, per diffondere una cultura della non violenza, del rispetto, della tolleranza, della legalità, della civile convivenza.
Una cultura che sappia riportare in vita i valori tradizionali della nostra gente e rielaborarli in una visione adeguata ai tempi che stiamo vivendo.
Ci sembra che una amministrazione attenta debba considerare questo come il suo compito primario e infatti in tutti i Comuni sono all’opera Consulte e Forum finalizzati a ciò.
Al Sindaco e all’Assessore all’istruzione chiediamo che, prendendo esempio da questi Comuni, si facciano promotori di un ampio processo partecipativo che conduca alla elaborazione di strategie educative ampiamente condivise.
Constatiamo però che analoghe richieste in tal senso, come quella partita dai “Giovani per Manduria” di una Consulta Giovanile, che potrebbe accogliere tra i suoi scopi anche questi di cui parliamo, non hanno sinora trovato accoglienza.