SAVA. Gianluca Sileno: “Ma il sindaco pro tempore IAIA è convinto di non dover dar conto a nessuno del suo operato?”

SAVA. Gianluca Sileno: “Ma il sindaco pro tempore IAIA è convinto di non dover dar conto a nessuno del suo operato?”

Dura nota del Consigliere comunale di “SostemiAmoSava”

Inizia così la nota del rappresentante istituzionale d’opposizione savese: ”Dal 28.11.2016, data in cui ho protocollato una mia prima interrogazione al sindaco IAIA, attendo una risposta che non è mai arrivata, evidentemente perché il sindaco ha ritenuto di non dover rispondere e di non dover dar conto a nessuno del proprio operato!”

Sileno prosegue, nella stessa nota, rimarcando che “il 24.01.2017, ho protocollato un’altra interrogazione al sindaco IAIA il quale, ha nuovamente ritenuto di non dover rispondere a tutt’oggi (07.03.2017)”.

Fin qui il mancato rispetto dei tempi, trenta giorni dalla richiesta di risposte e di accesso agli atti.

Ma Sileno ricorda a IAIA, nel caso in cui lo avesse scordato che  “la risposta alle interrogazioni poste dai Consiglieri comunali, da parte dell’amministrazione attiva, è un adempimento obbligatorio per legge. Lo prevede infatti l’art. 43 del D. Lgs. n. 267/2000 e lo stesso art. 23 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale del Comune di Sava”.

E su queste mancate risposte,  Sileno ha fatto pervenire, al Presidente del Consiglio comunale, al Segretario Generale e al Prefetto, un atto stragiudiziale di segnalazione di mancata risposta nei termini previsti, alle interrogazioni presentate.

“Ho prestato particolare attenzione al fine di evitate sprechi e danni alle casse comunali nella convinta considerazione che, eventualmente a pagarli siamo proprio noi cittadini savesi”, afferma il Consigliere comunale Gianluca Sileno.

“Non ho ricevuto alcuna risposta da parte di questa amministrazioneprosegue il Consigliere d’opposizionenonostante rispondere sia un obbligo di legge pertanto, ho deciso di segnalare al Prefetto l’inadempienza del sindaco, per avvalorare l’urgenza nella consapevolezza che “in questo particolare momento di crisi se possiamo e riusciamo a far risparmiare qualche soldino ai nostri concittadini ben venga”.

Le due interrogazioni riguardavano infatti due differenti contenziosi dell’Ente con dei professionisti ed avevano la finalità di scongiurare danni alle casse del nostro Ente nella piena consapevolezza che la mancata risposta alle interrogazioni dei Consiglieri sono da interpretare a tutti gli effetti come mancate risposte alla cittadinanza tutta, poiché l’amministrazione è tenuta a riscontrare tali istanze non solo per una questione di correttezza istituzionale ma anche per chiarire le linee di indirizzo del governo cittadino ed orientare così al meglio le azioni dei Consiglieri.

E forse il sindaco pro tempore savese è anche un … cultore del diritto?

Giovanni Caforio

viv@voce

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