TORRICELLA. “Le quote rosa? Per l’amministrazione Schifone sono un optional”
L’esperienza di Antonella De pascale, fa riflettere …
Finita la passata competizione elettorale, circa un anno fa, l’entusiasmo si affievolisce. Cosa è successo nella lista del sindaco Schifone?
E’ successo che ai buoni propositi iniziali non sono seguiti i relativi provvedimenti politico-amministrativi. C’è stato, sin dall’inizio, uno scollamento tra Direttivo e azione amministrativa. Direttivo che, composto da sette elementi (noi quattro dimissionari più tre anziani esperti), avrebbe dovuto imprimere una spinta propositiva ma che, di fatto, si è rivelata inesistente. E non certo per nostra volontà.
Lei fa parte del direttivo: ma questo tema non è stato discusso al suo interno?
No perché, sin da subito, la squadra amministrativa ha fatto tutto da sola. Nessuna decisione è passata da noi. Le faccio un esempio: la decisione di installare due ulteriori autovelox, che tanto stanno facendo discutere, noi non l’avremmo mai condivisa.
In genere un direttivo dà le indicazioni al movimento o al partito di appartenenza, qui invece come sono andate le cose?
Così doveva essere, perché così funziona ovunque in tutti i movimenti o partiti politici. Da noi, purtroppo, le cose sono andate in maniera diversa. Non ne conosco le ragioni ma di sicuro non è stata una scelta razionale e positiva se è vero, come è vero, che in quattro abbiamo rassegnato le dimissioni.
Quote rose. Spesso, sulla carta, vengono innalzate ma poi i “maschietti” fanno spesso e volentieri la parte del leone. O sbaglio?
Certo. In questo caso, però, bisogna aggiungere che il tutto è avvenuto probabilmente per salvaguardare degli equilibri interni. Solo che non ha senso sbandierare pubblicamente una cosa e poi farne un’altra. Le faccio un esempio reale:sul DUP ( Documento Unico di Programmazione ) per il triennio 2017-2019, approvato in Consiglio Comunale nei giorni scorsi, l’Amministrazione dichiara addirittura che “intende, con apposita delega assessorile, diffondere la cultura di genere e le pari opportunità come un’azione basilare per potenziare qualsiasi processo volto ad accrescere la partecipazione attiva delle donne nella vita politica, economica e sociale“. Poi, però, la realtà è quella che tutti conosciamo.
Lei è stata la prima dei non eletti, come si è sentita quando non l’hanno considerata sulla mancata scelta del secondo assessore sulla quota rosa?
Delusa. Profondamente delusa. Non mi aspettavo un simile trattamento. Non le racconto poi certi particolari che a pensarci ora… Lasciamo perdere!
In una videointervista su un sito messapico il sindaco Schifone ha detto testualmente che non c’erano figura femminili disponibili a coprire sul ruolo. E’ vero?
Assolutamente no. Io ero disponibile, come altre, a ricoprire quel ruolo anche perché pensavo di meritarlo, come chiunque abbia partecipato attivamente, con la candidatura in lista, alla vittoria elettorale che ha permesso a Michele Schifone di diventare Sindaco. Solo che, anziché propormi l’accettazione, mi sono ritrovata una lettera di rinuncia a fare l’assessore, propostami da un “emissario“ ( tra l’altro con nessun ruolo all’interno del gruppo “Torricella Riparte“ ). Lettera che ovviamente non ho firmato.
Alla luce di tutto questo, a volte, accade di voler buttare la spugna e mandare tutti al diavolo. E della serie “sono tutti sono uguali e tutti sono alla stessa maniera”. Comincia ad essere anche lei di questa idea?
Non le nascondo che all’inizio volevo lasciare. La delusione è stata così forte che avevo una sorta di rigetto. Poi, per dignità personale e consapevole di essere nel giusto, ho deciso, insieme agli altri, di continuare con questa esperienza politica che ancora mi affascina.
Dopo questa manovra scriteriata del sindaco Schifone, la prima dei non eletti è in fase riflessiva oppure sta cercando una nuova realtà politica in cui le regole sono le regole?
Penso di aver riflettuto, e pazientato, anche abbastanza. La certezza è una sola: continueremo, insieme agli amici, ad andare avanti. Dove andremo? Stiamo valutando, ma è presto per dire dove. Perlomeno in maniera ufficiale. Certamente lontano da dove veniamo.
In questa triste vicenda si è sentita sola oppure è stata supportata da persone che hanno ancora la stima di lei e che la considerano un buon tassello per la vita politica di Torricella?
Sola? Assolutamente no. A parte gli amici che con me hanno lasciato il Direttivo, ho avuto il sostegno di tante persone che sinceramente non mi aspettavo. Telefonate e messaggi privati, nuove amicizie su fb, tutti ad incoraggiarmi ad andare avanti per le mie idee. Quanto di questo saremo capaci, insieme agli altri, a trasformare in azione politica lo vedremo con il tempo.
Giovanni Caforio