IL MONDO DI ANTONIO SPADA / 7
Srai ca no aggia capitu nienti
Solo due generazioni fa
la vita dei giovani non era questa qua.
Tutto quello che è avvenuto, parola mia
è successo tutto senza regia.
Non si può spiegare diversamente
che negli ultimi trenta anni ma passatu
dalla marenna intra la buggia intra li sazzi
a lu cappuccinu cu la brioscia allu bar
di tutti i ragazzi.
Stu fattu desta curiosità
per uno che cerca la verità.
Perché ti chiedi: Èrumu fessi prima
o sta sbajamu moni?
Iu sonti nu picca biricchìnu:
lu progressu, secondo me
non si misura cu lu cappuccinu
In altri posti secondo loro lu progressi significa
li biblioteche, la produzione e il lavoro.
Ma speriamo cu mi sta sbaju
prima ca ncunu responsabili di sta situazioni
mi metti lu bavagliu.
L’argomento centrale del brano riguarda il cambiamento radicale del modo di vivere dei ragazzi delle scorse generazioni a quelle odierne. Il poeta racconta di come, ai tempi della sua gioventù, i giovani vivevano la loro adolescenza in maniera molto più genuina, semplice e naturale, nonostante le difficoltà economiche del tempo, contrariamente alla società odierna profondamente influenzata da un senso materialistico e commerciale della vita. Questo cambiamento porta a chiederci se fosse stata migliore la gioventù vissuta dalle scorse generazioni oppure quella attuale, meno naturale ma più comoda. Il poeta dunque fa una sua riflessione secondo la quale il progresso di una società non si misura vedendo le abitudini di vita di una popolazione che dà più importanza alle apparenze che non alla sostanza, bensì il grado di cultura, istruzione ed occupazione lavorativa.
Ironicamente quindi, l’autore, lamentandosi in realtà di questa situazione, spera di non essere zittito dalle istituzioni.
Alessandra Cuocci