SAVA. Amministrative 2017. Perché non siamo scesi in campo

SAVA. Amministrative 2017. Perché non siamo scesi in campo

Le ragioni di una scelta

Partita già una dozzina di mesi a questa parte la campagna elettorale savese. Movimenti frenetici, taccuini che annotavano nomi, incontri che stimolavano le candidature. Cominciava così, in largo anticipo sui tempi, la corsa ai candidati da collocare nelle varie liste. 15 per l’esattezza.

Di cui le più corporse delle due coalizioni che vedono IAIA riproporsi alla guida del paese e dall’altra Mario Pichierri alla guida di una coalizione trasversale. Chiudeva così il cerchio la candidatura di Lillo Rubino nella coalizione, con tre liste, de “L’Alternativa”. Potenzialmente mancava quella di  “savattiVa”, la quale avrebbe visto il sottoscritto come candidato sindaco. Ma nella vita di ognuno di noi, credo, che non si sempre si può fare tutto ciò che si vuole.

E allora ci sono le fermate che ci inducono maggiormente a pensare c’è ben altro: gli interessi da seguire, gli affetti da considerare, e il poco tempo che manca per tutto il resto. Senza ombra di dubbio la non partecipazione alla competizione elettorale dell’11 giugno non la vedo come una cosa primaria. Importante sì. Ma non primaria. Fermo restando che, a monte, ci sarà sempre lo spirito di descrivere.

Di indagare, sulla vita di questo paese che, francamente, amiamo così tanto. Sapendo benissimo che ci sono molte pecore quasi consapevoli, e questo è un dramma savese, di farsi sbranare dai lupi. Ma la parte nostra, in questa comunità, la faremo sempre e non perderemo mai, e poi mai, il contatto con la tanto cara Piazza. E tanto meno affiggere i manifesti lungo le Vie del paese o quello di rinnovare con attualità i nostri dazebao. A testa alta sempre.

Sperando sempre che ci siano, nei mesi o anni a venire, savesi che escano fuori dal guscio con il coraggio di affrontare di petto i propri diritti, spesso violati. A differenza dei caproni tinteggiati di democrazia, buoni solo a fotterli con le promesse, noi saremo sempre quelli che credono nel gioco democratico.

Dove chi amministra deve prodigarsi per attivare gli strumenti amministrativi idonei a migliorare le rispettive comunità. Ma anche dove l’opposizione, deve avere coraggio, di dire ciò che non va. In questo crediamo.

E in questo crederemo sempre. Quanto a questa competizione elettorale savese, la seguiremo ben bene tutta.

E parteciperemo, indirettamente alla tornata.

Ma diremo, su tutto, gli errori e l’arroganza avuta da parte di chi ha avuto la fortuna di salire le scale della nostra Casa comunale e, con i dati di fatto, non l’ha affatto meritata.

Giovanni Caforio  

viv@voce

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