SAVA. Amministrative 2017. Perché è importante disertare il confronto pubblico con IAIA
Lettera aperta ai due candidati sindaci Mario Pichierri e Lillo Rubino
Non stiamo certo a dare consigli ai due candidati che sfidano IAIA in questa competizione elettorale. Non ne hanno certamente bisogno. Ma una indicazione sì. Quella sì. Premesso che in politica ci vuole il rispetto dell’avversario. E questo è un classico. Specie quando si vuole fare bella figura e mostrarsi con una faccia differente rispetto a quella avuta in questi passati 5 anni dal sindaco uscente IAIA dalla nostra Casa comunale.
La proposta di ieri avanzata da “L’alternativa” che vede Rubino candidato sindaco è lodevole. Fa parte del confronto. Della dialettica. Dei programmi che si vogliono attuare. Ma questo però può avvenire tra candidati sindaci che hanno il rispetto di chi compete in una tornata elettorale. Rispetto che vuol dire non solo nei 20 giorni di scadenza della chiamata alle urne dei savesi. Ma anche rispetto avuto, da parte di IAIA, in questi 5 anni di monopolio assoluto del Municipio.
IAIA in 5 anni ha preso a pesci in faccia tutta l’opposizione, se ne è fregato altamente del gioco democratico ed ha fatto valere sempre, ed esclusivamente, la logica dei numeri specie quando questioni delicate per la vita del paese richiedevano maggiore chiarezza. Cerin su tutto e tanto ma tanto altro. Chiarezza questa che, senz’altro, non c’è stata. I numeri hanno supportato il sindaco uscente. Questa è la stata la sua unica prerogativa per riportare il paese all’indietro.
Ha esaltato in modo inverosimile il suo operato, se c’è stato poi, ha fatto e sfatto come ha meglio creduto. Lottizzato selvaggiamente tutto quello che ha voluto. Incarichi agli avvocati, incarichi ai tecnici, affidamento del verde pubblico a ditte senza le gare d’appalto. Affidando lavori di manutenzione straordinaria del Parco comunale, del valore di diverse centinaia di migliaia di euro, a ditte per chiamata diretta. E oggi, cosa viene proposto da Rubino? Il confronto. Giusto. Forse questo in altre condizioni ci poteva stare.
Il rispetto dei ruoli, in questi 5 anni, è stato completamente violato. Il gioco democratico è andato a farsi fottere. E di brutto pure. IAIA è stato il regista, il produttore e l’attore protagonista di un copione spaventoso che oggi lui presenta come la riscossa del paese grazie al suo monopolio. Ma non è così. Dissi dal palco la passata domenica che IAIA ci ha preso per il culo a tutti quanti. Anche a chi rappresentava i savesi all’opposizione.
E ora? Rubino gli vuole offrire la dialettica, il civile confronto? E magari parlare di programmi che resteranno solo sulla carta come specchietto per le allodole? E a che serve? Serve solo ad una cosa al venditore di illusioni: innalzare maggiormente la sua immagine da marketing.
Una indicazione ci permettiamo di dare, poi faccia come crede Rubino e anche Pichierri. Disertate il confronto. Dategli lo schiaffo morale. Certamente minore rispetto a quello che IAIA ha dato alle opposizioni. Ma è pur sempre uno schiaffo morale e credo anche politico.
E allora dateglielo. E di santa ragione.
Lo merita. Tutto!!!
Giovanni Caforio