Taranto. “MARIU’”, VENERDI’ 19 ALL’ORFEO UNO SPETTACOLO DA NON PERDERE
I superlativi sono azzeccati. Mai come stavolta
Solo i giudizi d’eccellenza possono accompagnare in modo rispondente alla realtà “Mariù –Aggio perduto ‘o suonno”, il più recente lavoro teatrale scritto e diretto da Lino Conte per celebrare i 40 anni di attività della sua (e omonima) compagnia teatrale.
Si tratta di un autentico regalo per la città, che i tarantini potranno ammirare in Prima nazionale al teatro Orfeo venerdì 19 maggio alle 21. L’autentica perla allestita dall’Associazione Artistico Culturale “Compagnia Teatrale Lino Conte” è stata presentata nel foyer del teatro Orfeo dal regista Lino Conte e da alcuni dei protagonisti dello spettacolo: Angela Solito e Francesco Donvito.
Hanno partecipato alla conferenza anche Luciano e Adriano Di Giorgio, proprietari del Teatro Orfeo.
Il cast si completa con Angela Massafra, Giorgio Schipa, Roberto Cervellera, Tiziana Vestita, Onofrio La Gioia, Antonello Conte, Gabriella Manigrasso e la maestra concertatrice Alessandra Corbelli.
“Mariù” è il tenero e delicato racconto di una storia d’amore tra teatro, canto, musica e le più belle melodie della canzone italiana: un raffinato esperimento di «teatro nel teatro», che racconta il travaglio della protagonista.
La storia si svolge al teatro San Carlo di Napoli: mancano poco più di due ore al debutto dello spettacolo “Mariù – Aggio perduto ‘o suonno”, però, purtroppo, la protagonista, la cantante lirica Maria Dell’Erba, in arte Mariù, avverte un malore e su consiglio del medico viene ricoverata. Non c’è tempo per trovare un’altra cantante e lo spettacolo viene annullato. Il produttore, comunica che per le repliche sarà trovata una degna sostituta di Maria e che non sarà più possibile annullare spettacoli, iniziando proprio da quello del giorno dopo. Intanto alcuni componenti della compagnia conoscono i probabili motivi del malore di Mariù: forse soltanto il marito Lucio, tenore, non si è accorto di nulla. Mariù si è innamorata di Giorgio, baritono della compagnia. Ma è un amore molto difficile e sofferto, perchè Mariù è consapevole di quanto il marito la ami, e anche lei era certissima di amarlo fino a quando non è “scoppiato” il nuovo amore, ma… non sempre il cuore e la mente vanno d’accordo e Mariù vive la più grande crisi sentimentale della sua vita.
Per lei, è il momento della “grande scelta”: l’amore profondo e sincero del marito Lucio o quello poco credibile dello scanzonato amante Giorgio? Il giorno successivo, lo spettacolo viene confermato, Mariù è stata sostituita da un’altra cantante lirica, Lucia Esposito: ma quello che accade sul palco… è una sorpresa tutta da scoprire. La musica e le canzoni racconteranno quello che le parole non riescono a confessare.
I due tempi dello spettacolo, scritto e diretto da Lino Conte, vedranno entrare in scena gli attori Angela Solito (nella parte di Elena, la truccatrice), Francesco Donvito (Paolo, il medico), Onofrio La Gioia (Giulio, l’impresario), Antonello Conte (Antonello, il presentatore) e Gabriella Manigrasso (Gabriella, la presentatrice).
Protagonisti musicali saranno il soprano Angela Massafra (Mariù), il baritono Giorgio Schipa (Giorgio), il tenore Roberto Cervellera (Lucio) e il soprano Tiziana Vestita (Carla). Al pianoforte la maestra accompagnatrice Alessandra Corbelli. Da non perdere.
I biglietti sono in prevendita presso il Teatro Orfeo in via Pitagora 78. Sono a disposizione per informazioni i numeri di telefono 3923096037 e 3427103959. Il costo è di 15 euro per platea e prima galleria e di 10 euro per seconda e terza galleria.
LE DICHIARAZIONI
LINO CONTE
«Gli spettatori non devono perdere Mariù perché è una novità assoluta, uno spettacolo che rappresenta un inno all’amore: una rarità di questi tempi, oramai se ne parla pochissimo ma io credo in queste cose e ho scritto un lavoro in cui attraverso la canzone, la musica, le bellissime poesie si descrive l’amore in maniera diversa. Ho scelto le canzoni napoletane ma non solo: ci sono le più belle melodie italiane per dare un senso maggiore alla storia d’amore tra Maria, il baritono e il tenore. C’è un intreccio, uno spettacolo fatto di colpi di scena e di sorprese che il pubblico vivrà in tempo reale: emozioni che saranno trasmesse dalla recitazione degli artisti. Vi aspettiamo il 19 maggio alle 21. Io dico che vale la pena non perdere questo spettacolo».
ANGELA SOLITO
«La prima cosa che mi sento di dire è un grandissimo ringraziamento a Lino Conte per avermi voluto in questa bellissima storia d’amore. Ho un ruolo che mi si addice, come persona sono da sempre la confidente di tutte le persone che mi conoscono. Sono felice di far parte del primo lavoro di questo tipo a Taranto: una miscela straordinaria tra musica, recitazione, teatro. Una storia d’amore che dà i brividi: spero che Lino Conte scriva testi di questo tipo anche in futuro».
FRANCESCO DONVITO
«Lino Conte mi ha stupito quando mi ha chiamato: mi sono chiesto cosa mai potessi fare in uno spettacolo di lirica. Poi ho letto il copione e ho capito che tipo di lavoro stava per portare sulla scena, ero sorpreso e preoccupato. Sono lusingato di interpretare il medico Paolo: è un personaggio intrigante che sa cose che gli altri non sanno ed è il collegamento dell’azione scenica tra il primo e il secondo atto. La prima parte coincide con le prove dei cantanti, la seconda è uno spettacolo nello spettacolo e il medico nasconde per sè tutti i segreti fino al finale a sorpresa con lieto fine».
LUCIANO DI GIORGIO
«Per noi è un atto dovuto celebrare i 40 anni della compagnia Conte: da ragazzo ero un appassionato e abbonato della compagnia I Filaci di Lino Conte: credo di non aver mai riso tanto a teatro».
ADRIANO DI GIORGIO
«L’amministrazione comunale dovrebbe dedicare una maggiore attenzione alle realtà locali. Mi auguro che in futuro ci sia spazio per le compagnie come quella di Lino Conte per organizzare all’Orfeo stagioni di teatro locale. Un’amministrazione competente e illuminata dovrebbe dare i giusti spazi alle compagnie che lavorano nel settore da tanti anni».
LEO SPALLUTO
Responsabile ufficio stampa “Mariù”
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