TORRICELLA. Carrieri: “ Grazie sindaco Michele Schifone! “
Ma il buon giornalismo per il primo cittadino torricillese come deve essere?
In contemporanea con il soliloquio sfoderato in un video apparso sul web sul sito denominato Ciak Social dal sindaco di Torricella, sul “cattivo giornalismo”, lamentandosi di un esposto riguardante una situazione di pericolo derivante dalla caduta di calcinacci da un fabbricato nei pressi del mare di Torre Ovo, per il quale i Vigili del Fuoco, dopo il sopralluogo gli avevano intimato di delimitare l’area con transenne, forse sarebbe stato anche corretto e giusto aggiungere che la sua lodevole amministrazione ha deciso di privatizzare le spiagge della stessa località e di Trullo di Mare.
Ebbene, al di là del fatto che poi ci deve spiegare il sindaco cosa intenda invece per “buon giornalismo” (forse sottacere ogni cosa girandosi dall’altra parte?), non si può non prendere atto di questa autorizzazione concessa da lui e dalla sua amministrazione ad impiantare stabilimenti balneari annullando di fatto tutte le spiagge libere di cui dispone la località.
Uno sfregio questo che, soprattutto i villeggianti del posto che possiedono una abitazione estiva e pagano le tasse non gradiscono certo. Vedersi costretti a pagare per recarsi al mare, senza avere la possibilità di scegliere tra la spiaggia a pagamento e quella libera, appare una imposizione bella e buona che infrange i regolamenti in vigore ma anche quelli del buon senso e del vivere civile.
Come è stato già annunciato, dopo che la notizia degli stabilimenti balneari è stata resa nota, sono già state annunciate manifestazioni ed iniziative di protesta, tenendo conto che sulla spiaggia di Torre Ovo e Trullo di Mare frequentano almeno 20mila persone ogni estate, tra pendolari e villeggianti residenti.
Inutile aggiungere che alle ditte richiedenti è stata data piena facoltà di occupare i tratti di costa con la sabbia, mentre viene lasciato “ai poveri” (ma anche cittadini contribuenti) un unico spazio dove ci sono solo scogli. Certo che dinanzi al business non si ferma nessuno e certamente non si tira indietro il comune di Torricella che, ipoteticamente spera di trarne esosi incassi dalle tasse che riscuoterebbe da tali insediamenti, dimenticando che anche i propri cittadini pagano e come Ici e quant’altro.
Vorremmo aggiungere che il mare è un dono del creato ma di fronte al “Dio denaro” e alle “prepotenze politiche” i poveri cittadini restano senza parole e delusi di avere un’altra volta creduto di poter contare su una amministrazione che potesse andare incontro alle loro esigenze.
Di fronte a quanto sta accadendo potremmo concludere con un secco “No comment” passando per quelli del “buon giornalismo” ma la nostra coscienza ce lo impedisce, in quanto, facendo parte del “cattivo giornalismo” siamo invece abituati a evidenziare la cruda realtà basandoci su dati di fatti e prove documentate, anche se ciò può dare fastidio a qualcuno.
Mimmo Carrieri