COMUNICATO STAMPA. FONDI PER LA RICERCA: LA PROPOSTA DELL’ON. MICHELE PELILLO
Garantire il futuro della facoltà di ingegneria di Taranto
“Salvare ingegneria e il politecnico a Taranto: è uno degli impegni presi in campagna elettorale che voglio portare avanti, nonostante le difficoltà legate alla situazione di stallo a livello nazionale”. E’ quanto ha affermato l’on. Michele Pelillo (PD), durante un convegno sul futuro dell’università ionica promosso dal Comitato Qualità della Vita e dall’istituto Pitagora di Taranto.
Difficile – al momento – proprio per l’impasse che sta vivendo il Paese, intervenire sul famigerato decreto 47, varato a gennaio dal ministro dell’istruzione: il provvedimento, che introduce nuovi criteri per la vita dei corsi di laurea e dei dipartimenti sul territorio, pone a rischio chiusura i corsi di ingegneria tarantini.
“La mia generazione non ha potuto studiare a Taranto, l’università nel capoluogo ionico è una grande risorsa, il mio impegno sarà tutelare e consolidare ciò che è stato acquisito”, ha detto il parlamentare Michele Pelillo alla platea di docenti e alunni. “Quella del politecnico – ha sottolineato il deputato del PD – è una vera emergenza anche perché è collegata alla scommessa, difficilissima, di rendere compatibile la grande industria con la qualità della vita; formare esperti a Taranto è necessario per dare un contributo tecnico alla grande questione ambientale”.
L’on. Michele Pelillo ha infine spiegato la sua proposta, che auspica “possa avere la più ampia condivisione degli enti locali e dei profili istituzionali”. “Il grande obiettivo è modificare il decreto 47 o – perlomeno – ottenere una proroga alla sua applicazione, per guadagnare tempo; intanto – ha spiegato Pelillo – possiamo puntare ad un risultato più immediato che garantirebbe la vita dei corsi di laurea: trovare le risorse per 20 ricercatori che opererebbero a Taranto”.
“Serve un milione di euro all’anno per tre anni – ha chiarito il deputato –, fondi reperibili percorrendo una di queste tre strade: chiedere che nei 30 milioni disponibili nella legge sulle bonifiche alcune risorse siano destinate alla ricerca e alla formazione; oppure coinvolgere il Comune, la Provincia e la Camera di Commercio e verificare se, insieme, i tre enti locali possano rintracciare e impegnare queste risorse; o infine chiedere alla giunta della Regione Puglia di integrare i fondi già destinati al sistema universitario pugliese in sede di assestamento del bilancio regionale (che sarà varato nei mesi di maggio-giugno), finalizzando le ulteriori risorse alla peculiare necessità della facoltà d’ingegneria di Taranto”.
Per quanto concerne la prima ipotesi, quella dei fondi per le bonifiche, l’on. Michele Pelillo si augura di poter incontrare in tempi celeri il commissario Alfio Pini per un confronto sul tema.