ARTISTI UNITI PER TARANTO. Lettera aperta al Sindaco di Taranto, dott. Ippazio Stefàno

ARTISTI UNITI PER TARANTO. Lettera aperta al Sindaco di Taranto, dott. Ippazio Stefàno

Egregio Sig. Sindaco, in data 11 novembre 2012, presso il cinema teatro Ariston, “Artisti Uniti per Taranto” (AUT) presentava la canzone (e relativo videoclip) Taranto libera, scritta per Nostra Madre Taranto e interpretata da 30 cantanti Tarantini

Diffusa gratuitamente tramite social network, è stata adottata, sin da subito, dalla intera cittadinanza come vero e proprio inno alla vita, un raggio di luce nel cielo ombroso della disperazione. Le quasi centomila visualizzazioni in pochissimi mesi e i relativi download non vogliono essere né autocelebrativi né, tantomeno, autoreferenziali, ma danno l’esatta dimensione del sentimento popolare che in questa “canzone” si rispecchia e trova forza per poter nutrire la speranza in una Taranto libera dai veleni, libera dall’infamia della malattia e della morte indotta, libera dal ricatto occupazionale, dalla cagionata povertà e dall’ignoranza cieca, prima causa dell’autodenigrazione e origine universale di ogni male.

Artisti Uniti per Taranto (AUT) è, dunque, un progetto nato per associarsi, e con forza, alla Taranto che ha scelto di non tacere più la propria indignazione ed in perfetta armonia e comunione con tutte le associazioni, comitati e istituzioni che da tempo lottano per una Taranto nuova, una Taranto depurata dalla surreale diatriba tra salute e lavoro, una Taranto capace di rinnovarsi strizzando l’occhio alle sue origini, alle sue tradizioni e al suo “antico”, una Taranto capace di ritrovare l’amor proprio di chi le regalò fama e gloria e di chi la rese grande agli occhi del mondo, una Taranto unita e prospera.

Questa è l’ispirazione che ha accumunato decine e decine di artisti, “gente comune, ma non comune” e professionisti che hanno liberamente e gratuitamente prestato la propria opera, non solo artistica, ma anche sociale, diffondendo la Tarantinità nelle scuole e nei luoghi di aggregazione.
A distanza di pochi mesi, Artisti Uniti per Taranto “replica” con un nuovo evento straordinario ed unico nel suo genere, consistente in una rappresentazione che vede coinvolti 21 pittori, 20 attori, 30 cantanti, lighting designer, services, ingegneri, grafici, registi teatrali e video, addetti alle pubbliche relazioni e ufficio stampa per un ipotetico valore commerciale complessivo che supererebbe i 40.000 euro.

La cifra indicativa testé citata, come per le visualizzazioni del videoclip, non allude a nulla, ma vuole dare idea di come sia possibile realizzare gratuitamente, senza scopo di lucro e senza supporto finanziario alcuno, un prodotto di eccellenza artistica e sociale, se soltanto sospinti da un ideale puro, sincero e ineluttabile come la difesa della vita dei nostri figli e l’omaggio sacrosanto alla nostra terra vergognosamente offesa, martoriata dall’illusione e defraudata con l’inganno.

Come per la canzone, anche questo evento è stato integralmente finanziato dai partecipanti e senza alcuna forma di sponsorizzazione esterna (per nostra scelta), perché l’amore per una Madre non ha prezzo e perché crediamo, fermamente, che Taranto non necessiti di ulteriori e squalificanti speculazioni.

Taranto è vita, Taranto è storia millenaria e terra ospitale: a tal riguardo, esprimendo compiacimento per le parole spese dal Sindaco Emiliano in merito alla potenziale candidatura di Taranto a capitale europea della cultura per il 2019, saremmo ben lieti di ospitarlo in occasione del prossimo evento del 13, non per “dimostrare” ma per dare manforte ad un’idea che sposiamo appieno e che ci appare, oggettivamente, tutt’altro che peregrina, perché Taranto è cultura per suo stesso DNA sia nel suo passato più remoto che nel suo odierno presente.

Ringraziandola per tutto l’impegno profuso sugli argomenti in questione e certi della Sua presenza, siamo sicuri che accoglierà con entusiasmo la donazione (subordinata alla certezza di affissione integrale e perpetua) che AUT intende fare alla intera città, consistente in 20 quadri (120×80) da donare alla Università degli studi Aldo Moro (donazione approvata dal Consiglio del Dipartimento Ionico “Sistemi giuridici ed economici del Mediterraneo”), con sede in Via Duomo, nostro Sancta Sanctorum culturale, e in un trittico (300×250) da donare al Comune di Taranto che, per ovvie ragioni di pubblica fruibilità e di prestigio, reputiamo vada affisso nel luogo più rappresentativo di Taranto, ovvero Palazzo di Città, di modo che l’intera cittadinanza, e non solo, possa goderne a vita, gratuitamente. Nei giorni scorsi, abbiamo avuto modo, dopo diversi e accurati sopralluoghi, di individuare lo spazio idealmente deputato ad accogliere l’opera succitata, riportandolo al personale amministrativo.

Sicuri di un Suo positivo riscontro, Le porgiamo i nostri più distinti saluti.

Taranto Libera!

viv@voce

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