MANDURIA. “Le delibere diVine”
Nota stampa dell’Associazione politico culturale Manduria Migliore
“Una cosa è certa, l’Amministrazione Massafra non passerà alla storia. Almeno non come l’Amministrazione che abbia varato delibere importanti per i servizi ai cittadini, per le scuole, per il lavoro, per il commercio o l’edilizia.
C’è tuttavia un settore che, da sempre, è al centro delle attenzioni di questa “maggioranza composita” (passata da tante diverse coalizioni e misturotti), il cartellone degli eventi, soprattutto estivi. Se infatti non ci si può fregiare di aver fatto alcunché di concreto per la città, almeno si prova a guadagnare (o ad affittare) qualche consenso con le manifestazioni ricreative. Fin qui nulla di nuovo “panem et circenses” dicevano i romani, sviare il malcontento dell’opinione pubblica con gli spettacoli non è un’invenzione di questa Amministrazione e di certo un cartellone estivo pieno di
manifestazioni è (o sarebbe) elemento positivo per l’economia locale e per il turismo, per cui nemmeno rappresenterebbe un problema dal nostro punto di vista. Certamente non si può però immaginare di popolare un cartellone estivo stante l’emanazione pochi giorni prima di una regolamentazione completamente stravolta ed immensamente più restrittiva sulle modalità di richiesta, concessione ed organizzazione degli eventi stessi. Un regolamento che, si badi bene, non fa alcuna distinzione su chi sia l’organizzatore (azienda, associazione no profit o privato cittadino) né sulle motivazioni dell’iniziativa (fini di lucro, raccolta fondi di beneficienza o spettacoli gratuiti).
Come non si può immaginare di cercare la collaborazione del volontariato e delle associazioni nel popolare il suddetto cartellone riducendo i contributi erogati dal Comune, vitali per chi non ha o non cerca fini di lucro nelle iniziative che propone, a poco più di un’offerta di carità.
Allo stesso modo non ha alcun senso concedere finanziamenti molto consistenti per eventi gestiti da un’azienda privata e da cui essa stessa trarrà pubblicità ed introiti.
Sulla Notte dei diVini, ribattezzata Incontri diVini, forse per far dimenticare l’enorme spreco di risorse pubbliche convogliate l’anno scorso su un evento che definire flop è magnanimo, giudizio sospeso in quanto ancora non è dato sapere quanto “ci” costerà quest’anno.
Chi ci segue sa quanto ci secchi dover essere ripetitivi, ma certo non possiamo tacere la verità che, per l’ennesima volta, è sotto gli occhi di tutti. Siamo amministrati da una Armata Brancaleone che agisce senza programmazione, senza criteri logici e spinta solo da una irrefrenabile volontà di sopravvivenza”.