SAVA. Parte lo IAIA/2. E’ Mirko Piccolo il vicesindaco
L’assessore Petit Petit anticipa “lu scijuscettu” Saracino
Siamo al nastro di partenza. Ma con alcune novità in merito al riconteggio dei voti di alcune sezioni, le quali hanno definito che la prima dei non eletti nella lista “Direzione Italia” non è più Antonella Buccoliero, come si pensava in un primo momento, ma ben sì l’ex vicesindaco e già assessore Alessandra Sileno.
Quest’ultima, in virtù della delega assessorile conferita da IAIA a Roberta Friolo entra in Consiglio comunale. Ma rivediamo il tutto e forse manca solo l’ufficialità dello IAIA/2. Mirko Piccolo, il più suffragato dei candidati al Consiglio comunale, e fatto senz’altro storico nel nostro paese, è il vice di IAIA e viene riconfermato all’Ecologia e all’Ambiente.
A Giuseppe Saracino, di Libertà e Partecipazione, che molto probabilmente ambiva alla fascia tricolore in assenza di IAIA, viene dato un comparto di non facile gestione: quella dei Lavori pubblici che fu di Pasquale Calasso. A Roberta Friolo, in quota “Direzione Italia”, viene assegnato l’assessorato ai Servizi sociali e viene accantonata la figura di Mario Mancino, abbastanza suffragato con oltre 350 preferenze.
A Verdiana Toma, seconda donna in amministrazione in quota “Progetto Comune”, viene dato l’assessorato alla Cultura, Istruzione e Formazione.
Per la lista della Meloni, Fratelli d’Italia, pare che il loro rappresentante in Giunta si chiamerà Silvio Buttazzo, primo dei non eletti, alla carica di assessore alle Attività produttive con Domenico Gigante in Consiglio comunale.
E il già veterano assessore Pasquale Calasso? A lui IAIA ha assegnato la Presidenza del Consiglio, carica istituzionale questa che in prima battuta è stata rifiutata dall’uscente Domenico Gigante. Una nota, al di là dell’inoperosità amministrativa di Calasso: il CPA, lista o movimento civico fondato dallo stesso, è stato relegato ad una carica istituzionale e quindi privo di gestione di un settore amministrativo. Come leggere questo?
Seppur la lista di Calasso è risultata fanalino di coda della coalizione che ha vinto al primo turno l’11 giugno, in questi anni ha dimostrato compattezza e organizzazione al suo interno. E di questo, francamente, gliene diamo atto. Sinceramente. Ma dietro Calasso, sempre nella sua lista, ci sono anche altre figure che avrebbero potuto legittimamente ambire a un posto in Giunta e da qui dimostrare l’efficienza che tanto è stata decantata nei diversi congressi del GPA. Con una mossa del genere, crediamo, che le seconde file potevano benissimo essere messe alla prova.
Così non è stato. Peccato per loro.
Molto meno per Calasso che, pur di occupare una sedia, ha tarpato le ali a chi, nella sua lista, poteva dimostrare di essere un volto nuovo per il paese.
Giovanni Caforio