SULLA “VICENDA DEL FUNZIONARIO COMUNALE INDAGATO”. IL SINDACO IAIA, CHIARISCE LA POSIZIONE DEL NOSTRO COMUNE
Siamo costretti, come al solito, ad intervenire per chiarire la vicenda relativa alle spese legali che il Comune dovrebbe rimborsare al funzionario indagato ed oggetto di nota da parte di Giovanni Caforio di Viv@voce
Senza alcuna presunzione e per amore di verità, devo dire che Caforio ha capito ben poco della vicenda e, soprattutto delle norme che regolano la materia. Ma questa non è una novità e se, qualche volta prima di scrivere si informasse, eviterebbe di dare informazioni sbagliate e fuori luogo e di fare brutte figure. Ma veniamo all’argomento. Il dipendente pubblico che viene sottoposto a procedimento penale e che, quindi, riveste il ruolo di “indagato ” , ha il diritto di nominare, ovviamente, un proprio difensore di fiducia (potrebbe mai essere di “sfiducia? Mha! ) e di chiedere all’ente di essere autorizzato ai fini dell’eventuale rimborso delle spese sostenute.
Tale rimborso avrà luogo, solo e soltanto, se l’indagato verrà assolto con formula piena o se il procedimento sarà archiviato. In caso contrario, ossia se vi sarà reato non avrà luogo alcun rimborso. Questo sancisce la norma e queste poche e semplici regole, chi scrive per un giornale di qualsiasi livello, le dovrebbe conoscere o studiare prima di scrivere cose assolutamente inesatte o non vere.
Nell’articolo, si legge la frase :” pronta la probabile notifica del suo rinvio a giudizio ” . Ma come fa Caforio a dire una cosa del genere ? Ha visto le carte, le ha lette ? Se non le ha lette, di cosa parla ?
E non avendole lette, scrive per sentito dire.
Bene, giusto per chiarire le idee al Caforio e, soprattutto, a chi legge i suoi ” pezzi” , comunichiamo che, èvero esattamente il contrario di quanto detto da questi e cioè che il pubblico ministero procedente ha già avanzato richiesta di archiviazione nei confronti del funzionario.
Sa cosa significa o glielo devo spiegare prima che esca con qualche altro capolavoro della letteratura giornalistica?
Non glielo spiego prima perchè, altrimenti, mi chiama presuntuoso, ma, purtroppo, non è colpa mia se sono costretto a sottrarre tempo che potrei utilizzare in modo più proficuo per chiarire determinati argomenti che, evidentemente, non conosce.
E poi leggo che avremmo dato il ” patrocinio gratuito”. Altra falsità ed inesattezza , in quanto il patrocinio gratuito nulla ha a che vedere con questo caso , essendo concesso solo dallo Stato e non dal Comune.
E cosa c’entra poi che la considerazione che avrei tradito l’impegno di nominare tecnici savesi. Assolutamente nulla, perché , come già detto,ogni persona indagata penalmente ha il diritto di nominare il proprio avvocato che deve difendere il soggetto privato e non il Comune.
Non è un incarico dato dal Comune. Non so se sono stato sufficientemente chiaro, spero di si. Restando a disposizione per fornire qualsivoglia chiarimento prima che si diano false informazioni ai cittadini,saluto tutti cordialmente.
Dario Iaia