SAVA. Pubbliche fontane in tilt. Dov’è l’assessore Saracino?
Breve cronistoria sulle fontane pubbliche gestite dall’Aqp e collocate nel centro urbano
Fu nel lontano 2007 che l’allora assessore alle Finanze, Franco Vacca, cominciò a puntare il dito contro le tante fontane pubbliche disseminate nel paese e che ormai non avevano più tanta ragione di esistere in quanto moltissimi nuclei familiari, già da allora, si servivano del servizio idrico in modo privato.
FONTANA SU VIA DEL PRETE: fuori uso da quasi un mese …
Quindi, in quell’anno, furono censite le fontane che a quanto pare risultavano essere una decina le quali non erano più necessarie al loro uso. Furono rimosse dall’Aqp, gestore del servizio, dietro indicazione di Franco Vacca e da qui cominciò ad esserci un risparmio da parte del nostro Comune sul canone d’affitto. Ai giorni nostri, sono rimaste solo alcune fontane e se vogliamo le possiamo benissimo contare sulle dita di una sola mano.
PIAZZA COLLODI: che spettacolo!!!
Ma spesso e volentieri questo servizio pubblico richiede la manutenzione. E immancabilmente l’Aqp tarda a risolverla. E quindi quasi quotidianamente, ma sembra proprio un rituale, ci sono fontane che non zampillano più o addirittura con i pozzetti intasati. A monte, in questo caso, c’è sempre la responsabilità del gestore e la tempestiva (o tardiva?) tirata d’orecchi da parte dell’amministratore di turno verso l’Aqp.
PIAZZA MATTEOTTI: zampilla lentamente …
In questo balletto, chi ha ragione e chi no, chi ci rimette è il cittadino in quanto non può beneficiare del servizio pubblico che con i suoi tributi paga. Ora, facciamo finta, che l’Aqp tarda all’inverosimile a riparare le fontane in tilt, cosa può fare un amministratore sull’immediato?
VIA LEONARDO DA VINCI: fuori uso da diverse settimane …
Credo che potrebbe attivarsi in questo modo: chiamare una ditta di idraulica, fare sistemare le fontane e da qui addebitare il costo dei lavori all’Aqp. Trattasi di servizio pubblico il quale dovrebbe funzionare ogni giorno.
E’ così difficile fare questo, assessore Saracino? Non credo.
Non ci faccia rimpiangere Pasquale Calasso.
La prego …
Giovanni Caforio